Va bene l’entusiasmo per il nuovo governo, va bene lo spread che scende e il benestare dell’Europa. Ma a fare i conti in tasca al Conte-bis c’è da mettersi le mani nei capelli: un programma di 29 punti che costa più o meno 100 miliardi. Come è possibile? Una lista della spesa parecchio salata, quella stilata dal patto Pd-Cinque Stelle che da domani sarà sulla scrivania del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del neo ministro dell’economia Roberto Gualtieri.
Pensione di cittadinanza, il piano di assunzione straordinario di 45mila medici e 53mila infermieri, nonché l’entità degli investimenti pubblici e degli incentivi agli investimenti privati. Non si tratta ovviamente di un conto preciso, ma una stima assai vicina alla realtà. Partiamo con la neutralizzazione dell’aumento dell’Iva: la clausola di salvaguardia è di 23,1 miliardi, l’anno prossimo sarà di 28,8.
La messa in sicurezza del territorio per il contrasto al dissesto idrogeologico, per la riconversione delle imprese, per l’efficientamento energetico, per la rigenerazione delle città e delle aree interne, per la mobilità sostenibile e per le bonifiche. Questi interventi costerebbero circa 31 miliardi. Ne sono stati stanziati 11. Inoltre, il Pd vuole un assegno universale alle famiglie a basso reddito con figli. Costo? Circa 13 miliardi. Poi c’è la volontà di Ridurre il cuneo fiscale, ossia la differenza tra lo stipendio lordo e netto di ciascun lavoratore dipendente.
Il costo di questa misura è pari a circa 2 miliardi di euro all’anno per ogni punto di cuneo fiscale in meno. I conti sono presto fatti: 5 punti percentuali, 10 miliardi di euro. Anche in questo caso, per Conte per Gualtieri trovare i soldi non sarà semplicissimo. Capitolo istruzione e ricerca: 500 milioni. Poco, forse, ma meglio di niente…
Vanno conteggiate anche misure a sostegno della disabilità, il progetto Impresa 4.0 per favorire l’automazione e la digitalizzazione delle imprese italiane, gli incentivi per gli investimenti privati, la pensione di garanzia per i giovani. Un piano di edilizia residenziale pubblica o per assumere 45mila medici e 53mila infermieri che andranno in pensione da qui a cinque anni.
Anche tutto questo costerà tanto, tantissimo. Ce la faranno? Ma soprattutto la domanda è: dove troveranno i soldi? Staremo a vedere quanto e come i giallorossi realizzeranno dei loro 26 (costosi) punti.
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