Un discorso di “pacificazione”, con la promessa di guidare un governo tutto volto al perseguimento dell’interesse nazionale, che al contrario del precedente cercherà di rifuggire le polemiche attraverso un’integrazione dei programmi dei due partiti la cui sintesi spetterà al presidente del Consiglio, forte dell’esperienza fatta nei lunghi mesi di contrasti fra Lega e 5 Stelle. Il discorso che Conte leggerà in Parlamento nelle prossime ore sarà un discorso “aperto” alle opposizioni, se non a quella della Lega almeno a quelle degli altri partiti, chiedendo un contributo di fiducia sul merito dei singoli provvedimenti.
più inclusivo possibile, accogliendo tutte le proposte legittime o plausibili dei sindacati, anche in materia fiscale.Come racconta La Stampa, la politica estera del governo sarà un altro pilastro dell’intervento, che avrà come matrice sicuramente la rivendicazione di un’autonomia di scelte, come nel caso degli accordi commerciali con la Cina, ma sempre nel solco del tradizionale asse con Washington, del posizionamento dentro un’Unione europea che non si vuole più contestare ma semmai riformare, della collocazione entro la Nato, altro pilastro del nostro modo di stare nel mondo.
Ampio spazio infine avrà il programma, i venti e passa punti che sono stati definiti dai due partiti che voteranno la fiducia. Non sappiamo quanto Conte vorrà entrare nel dettaglio o anticipare, ma certamente la Legge di Bilancio è alle porte e ci saranno scelte importanti da impostare e approvare, a cominciare dalla sterilizzazione della clausola di aumento dell’Iva sino al tentativo di abbassare il cuneo fiscale per le imprese come per le famiglie. E questo in un quadro in cui il dialogo con l’Unione europea dovrà essere fruttuoso, per avere dei margini di flessibilità ulteriore.
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