È uscita la voce su un suo partito per tenere nascosto il vero obiettivo, cioè arrivare al Quirinale, o viceversa? Si fanno sempre più insistenti, dentro e fuori il Palazzo, le voci su un Conte determinato a raggiungere la presidenza della Repubblica. Stando ai boatos che vengono da Italia viva, Giuseppe Conte e Matteo Renzi, come scritto ieri dal Corriere della Sera, abbiamo un patto per fare saltare il banco e andare alle elezioni con l’attuale sistema elettorale, sconfessando dunque l’accordo tra Pd e 5Stelle. Come scrive Il Foglio, il premier sta giocando più partite al momento: “Prima tra tutte quella che dovrebbe portarlo al Quirinale. Per raggiungere questo obiettivo Conte pensa di avere l’appoggio di 5 stelle e Pd, che difficilmente potrebbero tirarsi indietro”.
A questo proposito è da registrare l’intervista di Goffredo Bettini sul Fatto Quotidiano di ieri. È stata letta come il lancio della candidatura di Conte al Quirinale. Strano, perché tutti nei palazzi della politica erano convinti che Bettini stesse giocando un’altra partita, per favorire l’ingresso al Colle di Walter Veltroni. “Comunque – scrive ancora Il Foglio – Conte parrebbe fiducioso circa il suo futuro. Tramite Gianni Letta, punta a conquistare anche il sostegno di Forza Italia. Ma, come la politica italiana insegna, partire troppo presto per la corsa al Quirinale si può rivelare un errore. Anche perché la maggioranza che ora sostiene Conte non è detto che continui a farlo a lungo”.
In seno alla coalizione si è aperto un dibattito riservatissimo che verte sull’opportunità o meno di cambiare cavallo. “Quello a cui si punta, invece, è un nuovo esecutivo politico, magari puntellato da Forza Italia. Intanto sui giornali continuano a rincorrersi le voci di un rimpasto imminente. Nessuna sorpresa invece al Nazareno per i problemi scoppiati nei 5 stelle. Zingaretti nella sua relazione congressuale sottolineava proprio come il Movimento fosse ‘composito e plurale’ perché convivevano sotto lo stesso tetto spinte populiste e di centrosinistra”.
Riuscirà dunque Conte a salire al Colle? O le voci che si stanno alimentando servono solo per “bruciarlo”? E se così fosse, il premier ripiegherà su un partito tutto suo o punterà alla leadership del Movimento 5 Stelle? Sono queste le partite in corso per lui. Chi l’avrebbe mai detto quando da semisconosciuto divenne presidente del consiglio…
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