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Conte rivela: “Ecco quando si è rotto il rapporto tra me e Matteo Salvini”

Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, torna a parlare dell’esperienza del governo gialloverde, e lo fa rivelando il retroscena sulle tempistiche della rottura con Salvini: “Quando ho capito che il rapporto con Salvini si era rotto? Devo fare un salto indietro, però se proprio sono costretto invito a riconsiderare la mia conferenza del 3 giugno. Quella in cui ragionavo di leale collaborazione e la declinavo facendo 5 o 6 esempi concreti”.

Il riferimento di Conte è al discorso pronunciato una settimana dopo le elezioni europee, che avevano visto la netta vittoria della Lega. Durante la conferenza stampa Conte aveva inviato gli alleati di governo, la Lega a il Movimento 5 stelle, alla coesione e a “non vivacchiare”.

Poi Conte si concentra sul presente e mette i puntini sulle i: “Non sono iscritto a Movimento, non partecipo a loro vertici. Bisogna attenersi ad alcuni dati di fatto oggettivi – ha continuato -. Io non sono iscritto al M5S, non partecipo alle riunioni del gruppo dirigente politico, non ho mai incontrato i gruppi parlamentari, anzi mi piacerebbe farlo per spiegare il programma. Resta il dato che c’è molta vicinanza, li conosco da tempo, lavoro con il M5S molto bene e il Movimento mi ha designato come ministro”.

Il premier incaricato ha parlato anche della formazione della squadra di governo: “Il tema dei ministri adesso non è la massima premura, in questo momento è il programma. E definendo le linee strategiche chiederò indicazioni in modo da consentirmi di scegliere la migliore squadra”.

E, aggiunge Conte, il programma cui sta lavorando “non avrà sensibilità rispettive che verranno confrontate, ma sarà un unico programma condiviso” tra Pd e M5S. In merito alle caratteristiche che dovranno avere i ministri del governo Conte-bis, il premier ha detto: “Ministri saranno incensurati? Non è una qualità per aspirare a governare il paese, è una premessa indispensabile”.

 

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