Una scena senza precedenti, una rottura netta, decisa, quasi inedita per il modo palese con cui un presidente del Consiglio ha preso le distanze da un ministro dell’Interno. “Matteo sta complicando tutto”, si sarebbe lasciato sfuggire il premier Conte, con ovvio riferimento a Salvini. Uno sfogo arrivato dopo che lo staff di Palazzo Chigi aveva trascorso un’intera giornata a tessere la tela dei rapporti con l’Ue, nel tentativo di trovare una soluzione condivisa per forzare Malta e far sbarcare intanto i 49 migranti ancora a bordo delle navi delle Ong, distribuendoli tra i vari Paesi dell’Unione inclusa l’Italia.
Un’operazione lunga e complicata messa a repentaglio dal capo del Viminale, che ha negato il suo consenso a qualsiasi piano europeo che preveda l’arrivo anche dei soli 15 tra minori, donne e loro mariti ipotizzati dal capo del suo governo. “Non arriveranno in Italia, sarebbe un cedimento al cospetto degli scafisti: dieci oggi, dieci domani… Stiamo parlando di due imbarcazioni di furbetti in acque maltesi, che c’entra l’Italia?”.
In totale si tratta di quattro, cinque nuclei familiari che come avrebbe fatto presente nelle ultime ore al premier Conte il commissario Ue ai Migranti, Dimitris Avramopoulos “non possono essere smembrati”. Salvini da quell’orecchio non ha voluto sentire, nonostante fosse arrivato anche l’appello di papa Francesco per lo sblocco della situazione. A parole, davanti alla stampa, il premier e il suo vice si dicono ancora sulla stessa lunghezza d’onda. Nella realtà, le cose non sembrano però stare così.Conte aveva paventato la soluzione dei corridoi aerei. Salvini ha detto di nuovo la sua: “Con gli aerei si vanno a prendere solo quelli che ne hanno diritto, nei paesi africani, come stiamo facendo da mesi in silenzio”. Il doppio veto Malta-Italia costringe ancora in mare i 49 mentre la situazione tra Conte e il leader del Carroccio, anche a causa della protesta dei sindaci schierati contro il dl sicurezza, si fa sempre più tesa e potenzialmente esplosiva.
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