Gli italiani si stringono intorno al presidente del consiglio. I numeri raccontano questo. Nonostante l’emergenza Coronavirus continui a tenere in ostaggio l’Italia, e la fase 3 sia in corso, i sondaggi parlano chiaro. La sfiducia generale delle persone è crescente, certo, ma non verso tutti. Giuseppe Conte, infatti, non fa che guadagnare consensi. “Nonostante le difficoltà – si legge sul La Stampa – è stato l’anno di Conte. Secondo l’ultimo rapporto Euromedia Research il premier è cresciuto di cinque punti e mezzo nell’indice di fiducia degli italiani, passando dal 37,9% dei consensi al 43,4%”.
È dunque l’unico che ha continuato a crescere assieme a Giorgia Meloni che guadagna due punti e mezzo. “Oggi, ad un anno dall’ultima chiamata nazionale ufficiale alle urne, anche la Lega, pur restando il primo partito se si esclude il 39,1% dell’astensione e degli indecisi, si attesta intorno al 25%. C’è voluto un evento esterno, paralizzante e totalizzante come la pandemia, a creare un ‘terremoto’ sull’andamento della politica dell’Italia e dei suoi leader”.
Da tutto ciò è emerso un paese in una forma ibrida, dove il 39,1% si dichiara ancora indeciso sulla scelta del partito politico, ma che esibisce giudizi severi nelle indicazioni dei suoi leader. “Nell’arco di un anno solo Giuseppe Conte e Giorgia Meloni sono stati in grado di mantenere e far crescere il loro indice di fiducia, che, attenzione, non si traduce direttamente in voti, ma si può leggere in forma sommaria come la volontà di trovare ognuno il proprio punto fermo in questo ginepraio di indicazioni”.
Insomma, il mancato touch con la gente e il centro del palcoscenico lasciato a chi occupa la stanza dei bottoni – maggioranza di governo -, hanno creato un vuoto intorno a Salvini che in un anno perde il 12,5% nell’indice di fiducia. Sarà anche alla luce di questi numeri che si fanno sempre più insistenti le voci su un “partito di Conte”.
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