Una conferenza stampa per annunciare l’esito di un Consiglio Europeo al termine del quale il premier italiano Conte ha ottenuto il riconoscimento di “urgente e necessario” per lo strumento del Recovery Fund, al quale ora la Commissione Europea lavorerà per presentarlo il prossimo 6 maggio. E che, secondo il presidente del Consiglio, dovrà essere di “ampiezza adeguata e consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.
“Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa – ha spiegato Conte, dopo un iniziale annuncio su Facebook – all’esito del Consiglio Europeo appena terminato. Un lungo percorso, avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei 9 Paesi Membri, oggi segna una tappa importante: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico”.
Durante il Consiglio Europeo lo stesso Conte ha chiesto che l’ammontare del Recovery Fund sia “
pari a 1.550 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico”. Si tratterà di un “fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia ma non solo l’Italia”. “La nostra iniziativa con la lettera firmata da altri 8 Paesi è stata molto importante perché uno strumento del genere era impensabile fino a ora. Si aggiungerà a quelli già varati e renderà la risposta europea a questa crisi molto più efficace”. Soddisfatta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel: ” Tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche Recovery Plan o Recovery Fund. Voglio dire in modo molto chiaro che una risposta comune del genere è anche nell’interesse tedesco. La Germania sta bene solo se l’Europa sta bene”.
Al termine del Consiglio Europeo ha parlato anche il premier francese Emmanuel Macron, fornendo una sintesi del meeting: “C’è un consenso sulla necessità di una risposta rapida e forte. È un passo avanti, nessuno contesta che abbiamo bisogno di una risposta fra i 5 e i 10 punti del nostro Pil. Ci sono disaccordi che restano sui meccanismi”. La videoconferenza dei leader Ue sulla risposta economica alla crisi del coronavirus, si è conclusa con l’avallo al pacchetto di misure dell’Eurogruppo (piano Bei, Sure e Mes) e al renderle operative per il primo giugno.
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