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Copyright, l’Europa approva la riforma: chi esulta e chi piange. Cosa cambia

Il Parlamento Europeo ha approvato la nuova direttiva Ue sul diritto d’autore. Il Parlamento Europeo, approvando la riforma della direttiva Ue sul copyright, “ha scelto di mettere fine all’attuale Far West digitale, stabilendo regole moderne e al passo con lo sviluppo delle tecnologie” commenta il presidente Antonio Tajani. “Le industrie culturali e creative – continua il presidente del Parlamento europeo – sono uno dei settori più dinamici dell’economia europea, da cui dipende il 9% del Pil e 12 milioni di posti di lavoro”.

“Senza norme adeguate per proteggere i contenuti europei e garantire un’adeguata remunerazione per il loro utilizzo online, molti di questi posti sarebbero stati a rischio, così come l’indotto. Queste regole – prosegue Tajani – permetteranno di proteggere efficacemente i nostri autori, giornalisti, designer, e tutti gli artisti europei, dai musicisti ai commediografi, dagli scrittori agli stilisti”.

Fino ad oggi i giganti del web hanno potuto beneficiare dei contenuti creati in Europa pagando tasse irrisorie, trasferendo ingenti guadagni negli Usa o in Cina. Con questa direttiva abbiamo riportato equità e fatto chiarezza, sottoponendo i giganti del web a regole analoghe a quelle a cui devono sottostare tutti gli altri attori economici – aggiunge -. Abbiamo fornito ai detentori dei diritti d’autore gli strumenti per concludere accordi con le piattaforme digitali in modo da poter vedere riconosciuti i propri diritti sull’utilizzo del frutto della loro creatività”.

“Abbiamo inoltre creato maggiore trasparenza e un meccanismo adeguato per la risoluzione delle controversie – sottolinea Tajani -. Garantire ai giornalisti un equo compenso per il loro lavoro era una priorità del Parlamento. Con questa riforma assicuriamo una vera libertà di stampa e contrastiamo il fenomeno sempre più diffuso delle fake news, salvaguardando l’indipendenza e la qualità dei media, essenziali per una robusta democrazia”.

Esulta anche Rocco Siffredi e con lui l’industria del porno. “Questa direttiva può fermare il saccheggio del porno”. Rocco Siffredi è decisamente soddisfatto della nuova direttiva Ue sul diritto d’autore che, come specificano fonti Ue, non esclude i contenuti pornografici dalla tutela del copyright. “Per noi è una notizia top anche perché fino ad oggi i contenuti pornografici di fatto non avevano tutela, c’era una discriminazione”.

Con la normativa, in sostanza, le piattaforme di condivisione dove gli utenti caricano contenuti dovranno vigilare che non sia violato il diritto d’autore appunto su questi contenuti, senza distinzioni di materia.

 

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