Un allarme di intensità crescente, quello scatenato in Lombardia dalla notizia del primo focolaio di coronavirus sul territorio italiano. A scatenare il contagio, stando alle prime ricostruzioni, un manager che si era recato per un viaggio in Cina e che però, al momento dei test, era risultato negativo. Sei le persone per le quali è invece già stata confermata la positività: su tutti a preoccupare è il caso di un 38 enne, amico dell’uomo reduce da un viaggio in Oriente, ricoverato in condizioni molto gravi, tanto da impedirne lo spostamento in altre trutture.
Sulla vicenda è intervenuto il premier Giuseppe Conte, che da Bruxelles ha detto, subito dopo aver ricevuto la notizia dei casi di contagio: “È stata disposta una nuova ordinanza che stabilisce il trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto con le persone colpite dalla malattia. È prevista una sorveglianza attiva, quindi il trattamento con contatto costante con i medici ma con possibilità della domiciliazione fiduciaria. Continueremo a mantenere alta la linea di precauzione e prudenza”.
“Si è appena riunito il comitato tecnico scientifico istituito dal ministro Speranza – ha poi aggiuntoConte – e abbiamo certificato i tre nuovi casi di Coronavirus nel lodigiano. Il ministro ha appena adottato una nuova ordinanza che dispone il trattamento di isolamento, la quarantena obbligatoria, per tutti coloro che sono venuti a contatto con questi pazienti certificati positivi e ha predisposto una sorveglianza attiva, un contatto costante con i medici, ovvero una domiciliazione fiduciaria per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni sono stai nell’area a rischio”.
“Abbiamo adottato in pieno accordo con il ministro Speranza e gli altri ministri una linea di massima precauzione e prudenza – ha proseguito Conte – e questo ci consente di bloccare qualsiasi allarmismo sociale, qualsiasi panico. Bisogna fidarsi di quelle che sono le indicazioni del ministero della Salute”.
Aveva rinviato le nozze per combattere il coronavirus: morto medico 29 enne