Genova, 7 maggio — Dall’alba di oggi, martedì 7 maggio, un “terremoto” giudiziario sta scuotendo Genova, La Spezia, e la Liguria intera, causato da un’operazione massiccia della Guardia di Finanza. Un intrigo di corruzione sembra far crollare un sistema di favori in cambio di denaro, in una rete di mazzette che ora vede al centro delle accuse il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e altre figure chiave del sistema portuale e industriale regionale.
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Giovanni Toti arrestato: tutti i retroscena
Toti, al termine del suo secondo mandato, è finito agli arresti domiciliari, così come Aldo Spinelli, figura storica della gestione portuale e noto per i suoi trascorsi come presidente dei club calcistici di Genoa e Livorno. Invece, Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e ora amministratore delegato delle multiutility Iren, è stato incarcerato.
Le indagini, che coinvolgono il braccio destro di Toti e suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani, hanno messo in luce pratiche opache nella politica ligure degli ultimi anni. Un esempio è la proroga trentennale della concessione per le aree del Terminal Rinfuse, affidata a Spinelli nel dicembre 2021, decisione che ha suscitato perplessità data la performance non eccellente dell’operatore negli ultimi anni.
Ulteriori implicazioni riguardano le Colonie Bergamasche di Celle Ligure, un complesso immobiliare lussuoso dove, secondo l’accusa, sono stati fatti interventi per accaparrarsi vantaggi illegali, incluso l’accesso esclusivo a una spiaggia privata.
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