Protestare contro il Green pass sarà ancora possibile, ma rispettando regole più rigide. Questa la decisione della ministra all’Interno Luciana Lamorgese, che ha dettato in queste ore la nuova linea ai prefetti: vietati i cortei che attraversano i centri storici e le strade dello shopping, con l’obbligo per i manifestanti di tenersi lontani dagli obiettivi sensibili e organizzare, salvo particolari esigenze, soltanto sit-in.
Una scelta fatta sulla falsariga di quanto già visto per il G20 di Roma e che influenzerà le manifestazioni previste nei prossimi giorni. La decisione, come rivelato dal Corriere della Sera, è stata presa “garantire i diritti di chi dissente proteggendo però le attività economiche e la salute dei cittadini”. Obiettivo dichiarato è quello di evitare un altro “caso Trieste”, dove si è verificata un’impennata nei contagi proprio a seguito delle tante manifestazioni che avevano animato la città.
La Confcommercio aveva lanciato nei giorni scorsi una petizione contro le manifestazioni del fine settimana nel centro delle città e il presidente Carlo Sangalli, in un’intervista al Corriere, aveva evidenziato come “solo il sabato, per il settore del commercio e della ristorazione, vale oltre il 25% del fatturato settimanale, quindi è ben chiaro il danno provocato mentre paghiamo ancora le conseguenze della pandemia e rischiamo un’ulteriore impennata”.
Tante le associazioni di commercianti che, in vista del Natale, aveva chiesto a Lamorgese di far rispettare divieti più ferrei così da evitare che le proteste paralizzassero le città in un momento particolarmente importante per chi cerca di rialzare la testa dopo la crisi figlia della pandemia. Il Viminale ha anche previsto la possibilità di imporre l’obbligo di mascherina all’aperto per i manifestanti.
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