Uno strappo relazione arrivato come risposta a quanto sta accadendo, nel frattempo, negli Stati Uniti, dove le posizioni del presidente Joe Biden sull’aborto hanno creato notevole agitazione all’interno della Chiesa. Da qui la nota orale di monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, in cui esprime preoccupazione del Vaticano per alcuni contenuti del DDL Zan che violerebbero il Concordato.
Secondo quanto riportato dal giornalista dell’Espresso Massimiliano Coccia, esperto di lunga data delle vicende del Vaticano, un atto che rappresenterebbe una vera e propria rappresaglia clericale portata avanti da un pezzo consistente della Curia romana nei confronti di Papa Francesco, un’azione forte in contrasto con quanto fatto vedere finora dalla Santa Sede.
Per Coccia, lo strappo relazionale andrebbe visto anche alla luce di quanto avviene negli Stati Uniti dove la conferenza episcopale vorrebbe scomunicare il presidente Biden per le sue posizioni sull’aborto. Una mossa che tira in ballo direttamente il futuro geopolitico del Vaticano.
Una mossa che rischia di avere il classico impatto di un boomerang: in molti hanno infatti subito alzato la voce chiedendo che il Ddl Zan venga approvato il prima possibile e senza ulteriori indugi, in modo da ribadire la laicità delle istituzioni repubblicane.
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