Cos’è la realtà aumentata? Per realtà aumentata si intende l’arricchimento tecnologico della percezione di ciò che ci circonda. Non sarebbe possibile infatti sentirla senza informazioni elettroniche, solo con i cinque sensi. Piattaforme famose come ARKit di Apple e ARCore di Google hanno dato il via alla rivoluzione tecnologica del settore.
Si parla molto di realtà aumentata, e spesso si confonde con quella virtuale, ma cos’è invece la realtà diminuita? Quest’ultima è chiamata così in quanto è capace di eliminare oggetti indesiderati e inanimati in maniera digitale dal contesto fisico di una foto o video. Meno conosciuta della prima, la realtà diminuita sta pian piano acquistando seguito: molte persone infatti desiderano cancellare visivamente degli elementi contenuti ad esempio un una foto o un in una scena girata da un tablet.
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Vivere l’esperienza di acquisto rivisitata con la realtà diminuita
Finora questa funzione era legata esclusivamente al mondo degli effetti speciali, ma pare che sia richiesta dalle aziende come Ikea, che vendono prodotti al dettaglio e hanno bisogno di mostrare al cliente come sarebbe un ambiente familiare senza gli elementi vecchi, con quelli nuovi.
I rivenditori interessati alle applicazioni della realtà diminuita sono colossi come la già citata Ikea, Wayfare e Antropologie. Sono state loro le prime ad applicare la realtà aumentata, mentre adesso virano per quella diminuita.
Oggi infatti il rivenditore cerca di presentare al cliente il contesto abituale della sua casa, ufficio o luogo di lavoro senza tutto ciò che già gli appartiene, sostituendo il vecchio con il nuovo e regalando una visione d’insieme più completa. I clienti saranno quindi in grado di vedere i potenziali acquisti senza doverseli immaginare, ma guardando invece il dettaglio, senza le interferenze delle vecchie cose.
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Realtà diminuita: un nuovo modo di apprezzare il retail
Certo la realtà aumentata gode di maggiore uso e visibilità, ma quella diminuita apre spazio a nuove risorse e ad un’infinità di applicazioni diverse.
Come per il grande schermo, dove per girare una scena ad effetto si ha necessità di eliminare tutte le sovrastrutture, aggiustando il tutto con effetti speciali, anche in questo caso le aziende preferiscono fornire il prodotto da vendere nel contesto desiderato, senza elementi di distrazioni.
Virtuale o no, la realtà diminuita, con questi presupposti raggiungerà visibilità e applicazione più di quella aumentata in quanto sono già in atto sperimentazioni per metterle incrociarle e svilupparle contemporaneamente.