Nel programma del Giffoni film festival di quest’anno ha trovato spazio anche il prof. Alessandro Orsini. Il docente di sociologia del terrorismo alla Luiss è stato annunciato spiegando che Orsini incontrerà i ragazzi «a cui siamo sicuri, regalerà delle nozioni molto interessanti!». Il profilo del Giffoni è stato bersagliato di critiche e commenti a tratti ferocissimi.
«Ma un po’ di vergogna? – chiede l’ex sindacalista Marco Bentivogli – chiamate Lavrov direttamente. Attendiamo ancora di capire perché Eni gli finanziava l’osservatorio». Dal Giffoni hanno provato a difendere la scelta, spiegando che il festival «è un territorio libero. Dove il pensiero è libero. Dove tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni». Rincara la dose il giornalista Fulvio Paglialunga, autore di Agorà su Raitre: «Fate bene. Qualcuno deve spiegare ai giovani come si vive felici durante una dittatura». Il riferimento è a una delle indimenticabili dichiarazioni di Orsini a Cartabianca, quando raccontava che suo nonno aveva vissuto da bambino felice durante il fascismo. E va giù duro anche l’ex parlamentare di FdI Guido Crosetto: «Dopo le “Bimbe di Conte” ecco i “Bambini di Orsini”. Nati come festival del cinema per ragazzi e finiti a luogo di parte. Complimenti per essere riusciti a rovinare una stupenda idea».