Allarme bomba a Bologna. A mettere sull’allerta le forze dell’ordine è stata una telefonata effettuata da un anonimo legato agli anarchici martedì 31 gennaio alla portineria del quotidiano Il Resto del Carlino. “A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito”, avverte la voce al telefono. Il primo a riportare la notizia è proprio il Quotidiano Nazionale. Gli agenti della Digos a quel punto si sono subito recati in via Mattei, sede del giornale dove è giunta la chiamata, allo scopo di ascoltare la testimonianza della persona che ha parlato con il presunto attentatore. Ora si indaga per scoprire la fonte da cui è partita la telefonata.
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Non solo allarme per un possibile attentato a Bologna degli anarchici legati a Cospito. Da quanto si apprende, inoltre, nella giornata di mercoledì 1 febbraio, sempre nella sede de Il Resto del Carlino, è arrivata anche una lettera in cui si attaccano frontalmente il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per la politica tenuta dal governo italiano di centrodestra sulla guerra in Ucraina, con il continuo invio di armi al regime di Zelensky. “In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”, si legge nella lettera di minacce.
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