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Costacurta: il retroscena sulla vita del principe killer

“Una malvagità che pare addirittura trascendere le finalità economiche della propria azione criminale” ha scritto nell’ordinanza il gip romano Andrea Fanelli, riferendosi a Matteo Costacurta, il “principe” killer. Lo ha riportato Pierangelo Sapegno su La Stampa.

Matteo Costacurta

Perché “principe”, anzitutto? Perché è il figlio di un nobile e possiede diverse proprietà a Roma Nord. E perché la malvagità? Perché un’incredibile girandola di nomi e conoscenze lo porta ad essere assoldato dal principale esponente della mafia albanese a Roma, Elvis Demce, per uccidere Alessio Marzani, che aveva nascosto una partita di droga e doveva ai suoi capi 40mila euro.

Costacurta viene avvicinato e assoldato per 45mila euro. L’agguato, però, va male. Marzani viene ferito e il “principe” arrestato, lasciando un altro incredibile squarcio sulla composizione della società romana.

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