Dici Risorse Umane e pensi ai professionisti ingaggiati per scovare ed assumere persone capaci di portare un contributo importante all’azienda. Ma gli addetti alle Risorse Umane non fanno solo questo: il loro compito non si esaurisce nello screening dei curricula vitae o nell’organizzazione e conduzione dei colloqui di lavoro. Prima e dopo l’intervista, c’è tutto un lavoro da programmare e da portare a termine. Al fine di garantire la migliore gestione del personale possibile. Chi lavora in questo settore deve rapportarsi costantemente col “capitale umano” e accompagnare le risorse interne all’azienda in ogni fase della loro vita lavorativa: dall’assunzione all’eventuale licenziamento. Parliamo di un ruolo delicato e strategico, che non può prescindere dall’ingrediente principale: la passione per le persone. E da molto altro ancora.
Quella dell’addetto alle Risorse Umane è una professione importantissima. La scelta dei candidati migliori può, infatti, fare la differenza. Ma è solo il primo step: una volta scovato e assunto il talento, l’azienda deve impegnarsi a non “farselo scappare”. E il contributo offerto dalle Risorse Umane (che deve rimanere in costante contatto coi dipendenti e accertarsi che ognuno di loro si senta sufficientemente apprezzato e valorizzato) può essere determinante. Si tratta di un compito delicatissimo, che non può essere svolto con leggerezza o approssimazione.
Il problema della fiducia (o mancanza di fiducia) in azienda è oggetto di numerose indagini e ricerche che ultimamente interessano l’area HR. Solo la metà dei circa 1000 e più manager intervistati hanno confermato di sentire una forte cultura della fiducia nella loro organizzazione. Queste scoperte non sembrano particolarmente sorprendenti se si considerano gli scandali finanziari e le azioni poco etiche di manager senza scrupoli che hanno caratterizzato la cronaca degli ultimi anni. Ma la mancanza di fiducia nel management è un problema molto serio per un’azienda, di qualsiasi dimensione o settore di mercato si tratti.
Non si può costruire la fiducia dal giorno alla notte, è un sentimento che si sviluppa gradualmente attraverso piccole azioni ed interazioni che leader e manager intrattengono quotidianamente con il proprio team. Esistono, tuttavia, alcuni principi guida per leader e manager che possono aiutare a costruire le basi di una solida cultura della fiducia:
Condividere la vision e i valori
Le persone hanno bisogno di comprendere molto chiaramente dove l’azienda è diretta e quali sono i valori che la guidano. Non si tratta di redigere una lista di valori da appendere con orgoglio in bacheca e lasciare lì ad accumulare polvere. Si tratta di aiutare i dipendenti a comprendere quale ruolo possano giocare per dare il proprio personale contributo alla crescita ed al successo del business, e in che modo agire per raggiungere gli obiettivi prefissati. Se i dipendenti hanno una comprensione condivisa di dove sono diretti e come ci si arriverà, sono molto più propensi a fidarsi del proprio manager e fare squadra.
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Dare il buon esempio
Il compito di costruire la fiducia inizia dall’alto. Imprenditori e manager devono assicurarsi di essere i primi a mettere in atto i comportamenti che vogliono incoraggiare. Manager che si rivelano essere incoerenti, poco trasparenti o tendenti a fornire sempre e solo una parte del quadro complessivo, non saranno in grado di conquistare la fiducia (o anche solo il rispetto) dei propri collaboratori. Un approccio del tipo ‘fa come dico e non come faccio’ semplicemente non funziona nell’attuale ambiente di lavoro, più aperto e coinvolgente, in cui i dipendenti si aspettano giustamente di essere trattati come persone e poter esprimere liberamente le proprie opinioni. I manager che seguono l’istinto e fanno ciò che reputano essere più giusto, anche se ciò può comportare conseguenze a livello personale, sono quelli che con maggior probabilità riusciranno a vincere la fiducia e ottenere l’impegno incondizionato dalla propria squadra.
Comunicare
Come molte figure di alto profilo hanno scoperto a loro spese, mezze verità o informazioni fuorvianti semplicemente non sono tagliate per un ambiente di lavoro interattivo, in rapida evoluzione, dove non c’è modo di nascondersi, come quello attuale. Le aziende che vogliono costruire la fiducia devono perseguire una politica di apertura e trasparenza in ogni momento. Spesso, questo significa fornire messaggi tutt’altro che semplici o dare alle persone notizie che non vorrebbero sentire. La maggior parte dei dipendenti, tuttavia, preferisce sentirsi dire la verità, anche se non particolarmente positiva, piuttosto che i soliti convenevoli e luoghi comuni. I migliori manager utilizzano tutti i canali di comunicazione a loro disposizione per assicurarsi che le loro persone comprendano chiaramente la situazione attuale, ciò che potrebbe accadere e quale sarà l’impatto. Naturalmente questo non vale solo per le cattive notizie, è altrettanto importante assicurarsi che i dipendenti siano allinati anche con quelli che sono gli sviluppi positivi nel business, in modo da condividere e celebrare il successo e pianificare il futuro.
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Raccogliere spunti e idee
Nella pratica questo si traduce nel ricercare e raccogliere continuamente spunti e suggerimenti dai propri collaboratori così come da clienti, professionisti di settore, associazioni e comunità d’appartenenza. Oggi le persone sono più propense a fidarsi del parere di esperti o persone comuni piuttosto che credere a tutto quello viene trasmesso come comunicato ufficiale dall’azienda. Il successo di siti come TripAdvisor rappresenta un chiaro esempio di come sia cambiata l’attribuzione della fiducia e quali siano le fonti di informazione ritenute più autorevoli. La buona recensione di un hotel da parte di un comune turista influenzerà la scelta di acquisto molto più del sito web. Allo stesso modo, quando si tratta di costruire la fiducia all’interno del vostro business, è importante cercare il punto di vista dei collaboratori, dare seguito ai loro suggerimenti e dimostrare di apprezzare e valorizzare il loro contributo. Accogliere favorevolmente il loro contributo e promuovere il loro coinvolgimento, permette di creare “ambasciatori” che possono aiutare a costruire la fiducia in azienda.
Lasciare che le persone facciano il loro lavoro
La fiducia è una strada a doppio senso. Se i dipendenti vedono che il manager si fida e confida nelle loro capacità di fare il proprio lavoro, sono più propensi a fidarsi a loro volta del manager quando si tratta di gestire problematiche complesse o prendere decisioni difficili. È fondamentale supportare i collaboratori fornendo tutti gli strumenti necessari per svolgere le attività lavorative in modo efficace ed offrire le opportunità per sviluppare le proprie capacità, quindi lasciarle libere di agire. Un manager che sta costantemente con il fiato sul collo genera solo un clima di sfiducia e sospetto nel team e rappresenta un’inutile fonte di stress. Mostrate ai vostri collaboratori di avere fiducia nella loro capacità di ‘fare la cosa giusta’ e questi faranno altrettanto con voi.
C’è chiaramente bisogno di più risorse HR basate sulla rete che possano essere reattive alle preoccupazioni dei lavoratori in tempo reale. I dipendenti si rendono conto di questo e ora è giunto il momento che anche i dipartimenti delle risorse umane accettino quella realtà.
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