Andrea Crisanti dice basta alle misure restrittive contro il Covid che ormai sarebbero inutili. La variante Omicron è infatti troppo contagiosa a suo giudizio. Dunque i contagi ci saranno lo stesso, anche se si continuassero ad utilizzare le mascherine nei luoghi chiusi. Sull’efficacia della quarta dose, poi, il microbiologo dell’Università di Padova, intervistato dal Corriere della Sera, si dimostra molto scettico.
“L’equilibrio della pandemia è ancora molto instabile, perché la protezione del vaccino non è duratura. – dichiara Crisanti al Corriere – Si paga il prezzo di 150 decessi al giorno in Italia, il Sars-Cov2 è la maggiore causa di morte e ha un costo sociale elevato. Il che ci porta indietro di qualche secolo, quando le malattie infettive erano appunto la prima causa di morte. Quanto ai contagi ormai si sono stabilizzati a circa 70mila al giorno a livello nazionale”.
“Numeri importanti, che l’uso della mascherina non è più in grado di contenere se non in una percentuale tra il 15% e il 20%. – sottolinea però Crisanti – perché la variante Omicron ha un indice di trasmissibilità tra 12 e 15. E poi non tutti usano questa protezione al chiuso, alcuni la portano male e altri non sempre. Le misure di contenimento servono a poco, bisogna cambiare politica e proteggere i fragili”. Il microbiologo si dimostra dunque scettico sulla possibilità di prolungare l’uso della mascherina al chiuso anche dopo il 30 aprile.
“Prima o poi me la farò la quarta dose. Sono un mezzo vecchietto, ho quasi 67 anni. – aggiunge Crisanti riferito alla possibile estensione della quarta dose agli over 65 – Ma la faccio a livello di precauzione, poiché non esistono dati che ne indichino una maggiore capacità di protezione contro le complicazioni gravi viste anche nei soggetti con terza dose. Il booster non tutela dall’infezione e probabilmente nemmeno la quarta dose”, conclude.
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