Il premier Giuseppe Conte è salito al Colle per confrontarsi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale ha riportato le decisioni del Consiglio dei ministri delle scorse ore e e sullo stato dei rapporti della coalizione. Il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza. Intercettato mentre usciva, a piedi, verso Palazzo Chigi, il premier ha spiegato alla stampa: “Crisi? Spero di no”.
Conte si era precedentemente confrontato anche con il segretario dem Nicola Zingaretti. Il Pd è ancora deciso a tentare una mediazione che possa evitare uno strappo, anche se ad assumere un’iniziativa politica in questo senso dovrà essere ora Conte, sempre che esistano ancora margini di trattativa. Il tutto in attesa che Matteo Renzi, in una conferenza stampa già annunciata, prenda ufficialmente posizione confermando
le dimissioni delle ministre di Italia Viva Teresa Bellanova, all’Agricoltura, ed Elena Bonetti, alla Famiglia.La mossa di Renzi dovrebbe essere anticipata da una lettera in cui saranno spiegate tutte le motivazioni. A conferma di quanto, in queste ore, si stia tentando l’impossibile, c’è il lavoro di Roberto Gualtieri. Il ministro dell’Economia ha riaperto, di nuovo, il documento del Recovery Plan cercando di venire incontro alle nuove richieste sull’Agricoltura fatte di recente da Bellanova. Non si esclude un incontro tra i vertici della maggioranza.Conte, dopo l’incontro con Mattarella, ha chiarito che “si avanti soltanto se ci stanno tutti. Serve una maggioranza solida, che non si regga su voti presi qua e là”. In caso di strappo della delegazione di Italia Viva, il governo resterà comunque in carica per approvare la richiesta nel Consiglio dei ministri previsto a breve. Ci sarebbero, quindi, tra i 24 e le 36 ore di tempo per trovare un equilibrio che eviti almeno un salto nel buio.
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