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Crollo di ascolti. Nessuno guarda più il Tg1 sovranista! Rai nel caos

Il Tg1 sovranista, monopolizzato dal governo, non piace più ai telespettatori. Il crollo di ascolti è lampante e la Rai deve al più presto trovare una soluzione. La rivolta degli artisti che, dopo il caso Fazio, si sentono sotto tiro e meditano la fuga. Lo scontro sulle nomine tra l’ad Fabrizio Salini e il presidente Marcello Foa, che sta paralizzando l’azienda… Il crollo degli ascolti di Rai l, che sta inzeppando di sovranisti i programmi di punta e rischia di affondare il Tg1…

In Viale Mazzini se il caos regna sovrano. Ostaggio delle liti nel governo, coi direttori Corporate che solo oggi dovrebbero essere sbloccati, la tv di Stato è preda di uno stallo pericoloso.

Pericolo per i conti, oltre che per lo share, visto che i palinsesti autunnali, sui quali si costruiscono i budget pubblicitari dell’intera stagione, a poco più di un mese dalla presentazione sono ancora in alto mare. E non potrebbe essere altrimenti. Secondo Repubblica ci sarebbe una trattativa segreta tra Salini e Fiorello — che avrebbe dovuto prestare il suo volto al rilancio di Ray-Play — ma lo showman siciliano avrebbe interrotto i contatti.

Furibondo per le indiscrezioni trapelate sulla stampa, in un lungo post su Fb ha ironizzato sull’offerta ricevuta e chiuso a ogni ritorno: “Un motivo per cui sto lontano dalla Rai dal 2011 ci sarà”. Il negoziato con Carlo Conti, altro “campione” della tv pubblica, pare avviato su un binario morto: il contratto del conduttore fiorentino scade il 30 giugno, il confronto per un eventuale rinnovo è iniziato in gran ritardo.

La Rai gli ha fatto una proposta di un taglio dello stipendio di almeno il 10%, subito rispedito al mittente. Indispettito pure per le voci di un pressing dell’ad su Alessandro Cattelan, cui si vorrebbe affidare il prossimo Festival di Sanremo. In tutto questo c’è anche, ovviamente, il caso-Fazio.

Dove finirà il prossimo anno? Lo sposteranno solo di rete o resterà al suo posto? O sarà un altro addio pesante per la Rai? Quello che però si chiedono tutti è quale sarà la sorte del Tg1, in cui sono spariti gli spazi per le opposizioni e il taglio dato dal direttore non piace più agli italiani che si rivolgono altrove. Ma loro erano quelli del “fuori i partiti dalla Rai”. Sì, certo…

 

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