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Cruciani attacca: “Ora Imane fa la vittima per fare soldi. Ma se si dimostrasse che ha caratteristiche maschili…”

È un Cruciani sorprendentemente tranquillo nel tono, ma estremamente chiaro nei contenuti, quello che emerge dall’intervista rilasciata a Stefano Zurlo su Il Giornale di ieri. Al centro della conversazione c’è la figura di Imane Khelif e le polemiche, con tanto di denunce e azioni legali, che hanno caratterizzato gli ultimi giorni. “Imane cerca di monetizzare la situazione”, afferma il conduttore de La Zanzara. “Leggo che sarebbe stata sconvolta dagli insulti ricevuti online. Tuttavia, è stata così turbata che ha conquistato la medaglia d’Oro alle Olimpiadi. Che turbamento”, commenta con ironia. Secondo Cruciani, alla fine “il vittimismo paga sempre. L’intera vicenda del cyberbullismo sollevata dai suoi legali mi sembra un’esagerazione. Tutto in questa storia mi appare esagerato”.

Il conduttore chiarisce inoltre che, a suo avviso, Imane è una donna, a meno che non si dimostri il contrario, pur riconoscendo che l’intera faccenda sia complessa e controversa. Riguardo alla questione legata a Elon Musk, menzionato dagli avvocati di Imane insieme all’autrice di Harry Potter J.K. Rowling, Cruciani sostiene che i due personaggi hanno commesso un errore nel definirla un uomo, ma ritiene che portare la questione in tribunale sia fuori luogo. “Potrebbe essere un errore grave”, sottolinea Cruciani, “ma davvero deve finire davanti a un giudice?”.

“Imane ha trionfato”, continua Cruciani, “è sostenuta da gran parte della comunità globale, è diventata una celebrità internazionale, un’eroina nazionale e sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica di Algeria, un Paese che non mi sembra particolarmente noto per il rispetto dei diritti umani. Immagino che non avrà più problemi nemmeno dal punto di vista economico”.

Secondo l’opinionista, la destra e la sinistra si sono divise sulla questione: da una parte la si vuole dipingere come una truffatrice che sfida i tradizionali canoni della femminilità, dall’altra è stata adottata (soprattutto dalle comunità lesbiche, a suo dire) “che cercano sempre di includere”. Tuttavia, Cruciani sottolinea che “non si può parlare di inclusività a tutti i costi. C’è questa idea che bisogna sempre accogliere chi è rimasto ai margini. Invece, se si dimostrasse che Imane ha caratteristiche maschili, come testosterone e cromosomi, mi dispiace, ma dovrebbe essere esclusa dal ring. Non tutti possono avere ogni diritto”.

E riguardo ai processi in arrivo, Cruciani conclude: “Se ti calpestano e ti umiliano, hai tutto il diritto di difenderti in tribunale, nessuno lo mette in dubbio. Ma lei ha già ottenuto tutto. E sospetto che coinvolgere Musk o Rowling serva solo a fare soldi. Non mi piace il vittimismo a fini economici”.