Nell’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il talk show guidato da Paolo Del Debbio, è scoppiata una discussione accesa tra Giuseppe Cruciani e Sami Salem, l’Imam della Moschea della Magliana a Roma. Il tema centrale era particolarmente delicato: si parlava di infibulazione e del ruolo dell’Islam in relazione a questa pratica. Il dibattito è stato innescato da una domanda provocatoria del conduttore: “Schiave e infibulate: è così che l’Islam vede le donne?” In studio erano presenti vari rappresentanti della comunità islamica, tra cui Sami Salem, che hanno subito chiarito la loro posizione: l’infibulazione non ha alcun legame con la religione islamica. I presenti hanno sottolineato che tale pratica è frutto di antichi retaggi culturali e che viene perpetrata solo da piccole minoranze nel mondo musulmano. L’intenzione dei rappresentanti era quindi quella di prendere nettamente le distanze tra l’Islam e la mutilazione genitale femminile, definendola una tradizione limitata a specifici contesti.
A questo punto è intervenuto Giuseppe Cruciani, con il suo consueto tono provocatorio, contestando quanto affermato dagli imam. Cruciani ha definito l’infibulazione una “pratica barbara islamica”, non accettando l’idea che fosse solo una questione culturale e non religiosa. Il suo intervento, diretto e senza filtri, ha subito fatto salire la tensione in studio. Cruciani ha ribadito che queste mutilazioni sono, troppo spesso, tollerate in alcuni contesti musulmani, anche se ufficialmente non sono riconosciute dalla religione. L’opinionista non si è fermato qui e ha rincarato la dose. “Paolo, ho seguito tutte le tue trasmissioni su questo argomento. Tutti i membri delle comunità islamiche che hai invitato sostengono, e io ci credo, che si tratti di una pratica illegale, barbara, e che nessuno di loro ne sia mai stato a conoscenza. E questo va bene, ci mancherebbe altro.”
Tuttavia, Cruciani, conduttore de La Zanzara, ha continuato ad esprimere il suo stupore riguardo al fatto che i rappresentanti islamici negassero il legame tra infibulazione e Islam. “La mutilazione genitale femminile, almeno in Occidente, viene praticata soprattutto all’interno di comunità islamiche. Perciò l’Islam, a mio avviso, ha un rapporto problematico con le donne, relegandole ai margini della società, e in questo ha un ruolo determinante”, ha concluso Cruciani, scatenando ulteriori polemiche.