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Cura il paziente per una gengivite ma commette un clamoroso errore. Una storia assurda

Un dentista romano, Marco I., sarà chiamato a rispondere in tribunale dell’accusa di omicidio colposo. La decisione è stata presa nelle scorse ore dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Roma, Francesco Patrone, che ha rinviato il professionista a giudizio per una diagnosi errata che avrebbe avuto conseguenze fatali per il paziente. Marco I. aveva infatti diagnosticato una semplice gengivite a Thomas Nuovo, un uomo di 44 anni che si era rivolto a lui per un problema alle gengive. Tuttavia, la patologia di Nuovo si è rivelata essere un melanoma, un tumore maligno che, non riconosciuto in tempo, ha avuto esito mortale.

Il caso ha avuto inizio il 4 aprile 2018, quando Thomas Nuovo si è recato nello studio odontoiatrico di Roma Sud per un fastidio gengivale, un gonfiore tra i denti che lo preoccupava. In quell’occasione, il dentista ha diagnosticato una lesione da infiammazione gengivale, attribuendo il problema a una scarsa igiene orale. Per questo motivo, ha prescritto a Thomas un programma di pulizia dentale per risolvere l’infiammazione.

Nei mesi successivi, Nuovo ha continuato a seguire le indicazioni del dentista, effettuando diverse visite di controllo e anche una radiografia, ma la tumefazione non migliorava. Ad un certo punto, anche l’igienista dentale che lo seguiva ha iniziato a sospettare che il gonfiore potesse essere causato da un tumore. Tuttavia, il dentista ha preferito non approfondire con esami diagnostici ulteriori, suggerendo invece al paziente di monitorare l’evoluzione del gonfiore scattando delle foto.

Il primo ottobre 2018, Nuovo si è sottoposto a una nuova radiografia, al termine della quale il dentista ha escluso la possibilità di una neoplasia. Nonostante il gonfiore continuasse ad espandersi, il professionista ha continuato a trattare il problema come un semplice caso di infiammazione, proponendo solo sedute di igiene orale.

È stato solo il 19 dicembre 2018 che il dentista ha deciso di intervenire sulla lesione con il laser, senza però inviare alcun campione per l’analisi istologica, pratica standard per accertare la natura delle lesioni sospette. Un mese dopo, durante una visita di controllo, constatando che il gonfiore si era esteso ulteriormente coinvolgendo i denti vicini, ha finalmente indirizzato Nuovo presso la clinica odontoiatrica del Policlinico Umberto I. Qui è stato diagnosticato un melanoma avanzato, ma ormai era troppo tardi per arrestare il progredire della malattia: i quattro interventi chirurgici a cui è stato sottoposto si sono purtroppo rivelati inutili.

Thomas Nuovo è deceduto il 15 dicembre 2020, lasciando due figli piccoli di appena uno e quattro anni. L’accusa rivolta al dentista si basa sulla sua presunta negligenza nell’aver sottovalutato i sintomi e nell’aver ritardato gli accertamenti necessari, che avrebbero potuto offrire al paziente una possibilità di diagnosi precoce e trattamento tempestivo.

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