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Dal fast food al divano di casa: McDonald’s consegna a domicilio

Marchio per antonomasia del fast food, McDonald’s si mette al passo coi tempi per recuperare clientela e terreno. Così dopo la pizza, il cibo cinese , il sushi, e innumerevoli altre tipologie di cibarie, sarà possibile farsi consegnare a domicilio anche gli hamburger, e i menù, della nota azienda americana.
La sperimentazione è già partita negli Stati Uniti, consentendo al gruppo di incassare nel 2016  un miliardo di dollari, ed entro la fine dell’anno il servizio a domicilio di McDonald’s si allargherà anche ad altri paesi.
L’obiettivo è riconquistare quella fetta di mercato che ha abbandonato i McMenù per rivolgersi alla concorrenza. Si parla di otre 500 milioni di clienti persi, e di una diminuzione dei ricavi del 5% nel quarto trimestre del 2016. Anche se le vendite globali sono aumentate del 2,7%, i risultati sono molto diversi a seconda del mercato di riferimento: a fonte di una crescita in Giappone (+11,1%), America Latina (+11,1%) e Cina (+4,7%), McDonald’s ha perso terreno proprio negli Stati Uniti dove si è registrata una contrazione dell’1,3%.
 

La strategia di McDonald’s per riconquistare i clienti

Per riconquistare terreno dunque McDonald’s punta sulla consegna a domicilio, a partire da un dato che per l’azienda ha dell’incoraggiante: il 75% dei clienti, in Canada, USA, Francia, Inghilterra e Germania, vive in un raggio di 5 km da un punto vendita McDonald’s.
Scopo dell’operazione è l’incremento delle vendite per il 2019 di una percentuale che oscilli fra  il 3% e il 5%.
“Il mercato delle consegne dei ristoranti – ha spiegato Lucy Brady, vicepresidente di Mc Donald’s – vale 100 miliardi di dollari e sta crescendo. C’è una significativa opportunità che non abbiamo ancora sfruttato”.
Accanto alle consegne a domicilio, che potranno comodamente essere effettuate dal proprio smartphone, McDonald’s si appresta a introdurre i pagamenti online. Entro la fine dell’anno, stima il colosso californiano del fast food,  pagamenti e ordini online saranno introdotti in 20 mila dei suoi ristoranti, dislocati nei principali mercati, Stati Uniti inclusi.
Il piano di sviluppo industriale di McDonald’s, che è stato presentato a Chicago in occasione dell’Investor Day, prevede accanto e di concerto con l’ampliamento del servizio a domicilio, un miglioramento dell’aspetto digitale e tecnologico che consenta di essere più vicini alle esigenze della clientela.
L’Italia resta per adesso esclusa dall’introduzione del servizio a domicilio di McDonald’s, ma gli occhi dell’azienda restano comunque aperti anche sul mercato nostrano.
“Oggi – ha spiegato  l’azienda in una nota – offriamo il servizio di delivery in diversi paesi, e insieme ad alcune aziende partner lo stiamo testando in alcuni mercati. In Italia stiamo osservando con attenzione questi test”.
 

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