Massimo D’Alema torna prepotentemente sulla scena politica. E lo fa attaccando frontalmente Matteo Renzi. Durante il brindisi di fine anno su Zoom del suo partito, Articolo Uno, l’ex premier punta il dito contro la segreteria guidata da Renzi che, a suo dire, avrebbe rappresentato, “una malattia terribile che è guarita da sola, ma che c’era”. Insomma, per D’Alema pare siano maturi i tempi di un ritorno suo, e dei suoi compagni Roberto Speranza e Pierluigi Bersani, nelle file dei Dem. Ma i suoi giudizi feroci, oltre a Renzi, fanno infuriare anche il segretario Enrico Letta e buona parte del partito.
“D’Alema rientra nel Pd dicendo che chi lo ha portato al 40% – sbotta Renzi su Twitter – a fare unioni civili, ad avere unico governo con parità di genere, a creare più di un milione di posti di lavoro è malato. Parole che si commentano da sole. Un pensiero a chi è malato davvero, magari nel letto di un ospedale”.
Non meno dura la reazione di Letta. “Il Pd da quando è nato, 14 anni fa, è l’unica grande casa dei democratici e progressisti italiani. – chiarisce il segretario Dem – Sono orgoglioso di esserne il segretario pro tempore e di portare avanti questa storia nell’interesse dell’Italia. Nessuna malattia e quindi nessuna guarigione. Solo passione e impegno”.
Per cercare calmare le acque, il dalemiano Arturo Scotto rassicura che “non è stato deciso nessuno scioglimento di Articolo 1 nel Pd”. Ma ormai è troppo tardi. “Le parole rozze di D’Alema guardano al passato e rimestano rancori mai sopiti”, afferma il coordinatore nazionale di Base riformista Alessandro Alfieri. Mentre per l’ex capogruppo al Senato, ed ex renziano, Andrea Marcucci, “D’Alema è un esperto di malattie, avendone vissute e provocate molte fin dai tempi del Pci-Pds”. Ma le reazioni indignate e stizzite nel Pd non si contano.
Potrebbe interessarti anche: D’Alema: “Io l’antipatico d’Italia? Un po’ è anche colpa mia”