Il settore della robotica è in continua evoluzione. Oggi esistono robot che prendono ordinazioni al ristorante, accolgono gli ospiti negli alberghi e si occupano di trasportare le persone dove desiderano.
Grazie a notevoli investimenti e alla corsa al dominio del settore, la robotica sta vivendo il suo momento d’oro. É di pochi giorni fa l’ennesima notizia, a dir poco straordinaria: è stato inventato un robot commestibile! Questo marchingegno sarà infatti capace di portare il cibo a domicilio, operare perfino all’interno del nostro corpo e, infine, essere mangiato!
Il Giappone è noto per lo sviluppo nel settore robotico, ma anche l’Italia gioca un ruolo fondamentale in quanto numerose università del nostro paese hanno contributo a realizzare modelli robotica all’avanguardia.
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L’innovazione arriva dalla Svizzera
Questo particolare robot commestibile è stato ideato e assemblato in Svizzera, precisamente al Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna. Si tratta di un esperimento di ultima generazione, completamente costituito da materiali commestibili. Il robot è infatti composto da acqua, gelatina e glicerina, poco saporite al gusto ma sicuramente non tossiche per il nostro organismo.
I laboratori di Losanna hanno creato questa innovazione di ultima generazione rendendo il robot biodegradabile ed ecosostenibile, quindi a zero impatto ambientale.
Come funziona? Secondo i video e le immagini rilasciate dall’Ecole Polytechnique si può notare come il composto sia capace di muoversi grazie ad attuatori che ne influenzano il movimento. Può infatti gonfiarsi e sgonfiarsi, afferrare e lasciare oggetti di piccole e medie dimensioni.
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Qual è il suo scopo?
Il robot è stato creato al fine di aiutare diverse tipologie di cure mediche.
Visto che è stato ideato e programmato per essere ingerito, l’obiettivo è quello di contrastare problemi e malattie che riguardano l’apparato digerente e l’intestino. Inoltre potranno essere effettuati controlli e analisi altrimenti impraticabili dall’interno del nostro corpo.
Quindi, transistor, elettrodi e sensori sono tutti commestibili, compresi stavolta anche gli attuatori. Gli scienziati della scuola svizzera hanno pensato proprio a tutto, ipotizzando diversi utilizzi. Ad esempio intervenire in ambienti ostili, per poi degradarsi automaticamente, senza recare alcun danno all’ambiente o nuove forme di packaging per il cibo su consegna domiciliare.
L’ultima frontiera: i robot usa e getta
«I materiali utilizzati per tali robot commestibili potrebbero essere mescolati con componenti nutrizionali o farmaceutici digeribili o metabolizzabili. Tra le potenziali applicazioni troviamo dei robot usa e getta utili per l’esplorazione, robot digeribili dall’uomo o dagli animali per scopi medici e per il trasporto di alimenti in cui il robot stesso risulta essere cibo». Queste le parole di Dario Floreano, a capo del team scientifico che ha messo a punto il robot. Attendiamo nuovi sviluppi, ci scommettiamo, ancora più sorprendenti.