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Daniela Martani ha bloccato un traghetto perché non voleva mettere la mascherina

Ricordate Daniela Martani? L’ex gieffina, oggi attivista, era balzata agli onori della cronaca quando dichiarò a proposito del terremoto di Amatrice che si era trattato di “karma”. Ora è tornata a far parlare di sé, in piena emergenza Covid. Daniela Martani si infatti imbarca su un traghetto per La Maddalena, ma ha bloccato tutti perché si è rifiutata di indossare la mascherina. L’attivista ha dunque pubblicato su Facebook il filmato in cui discute animatamente con gli operatori del traghetto che, durante il controllo dei biglietti, le hanno detto che non l’avrebbero lasciata proseguire se non avesse prima indossato il dispositivo di protezione, come previsto dalla legge e soprattutto dal buon senso.

“Ieri sera alle 1:30 di notte al ritorno dall’isola della Maddalena per Palau la compagnia di navigazione Delcomar ha cercato di impedirmi di salire a bordo della nave, perché mi sono ribellata alla richiesta di indossare la mascherina nella mia macchina per mostrare il biglietto regolarmente pagato. Ho preteso di visionare questo fantomatico regolamento, ma si sono rifiutati. Quindi in pratica secondo questi signori è obbligatorio indossare la mascherina anche nella propria macchina. Ma il DPCM governativo è molto chiaro in merito: ‘L’obbligo della mascherina non c’è all’aperto, almeno che non sia possibile rispettare la distanza interpersonale e non ci si trovi in una situazione di affollamento’. Io non ci sto a questa follia, mi rifiuto di sottostare a questa dittatura che non ha alcun fondamento”, ha scritto Daniela Martani.

Poi ha concluso: “Loro hanno chiamato i carabinieri e hanno minacciata di denunciarmi per interruzione di pubblico servizio io chiaramente sporgerò denuncia per aver violato il mio diritto previsto dalla costituzione italiana alla libera circolazione”. L’obiezione di Daniela Martani è che non c’è nessuna norma che impone di indossare nella propria auto, mentre si è da soli, la mascherina. E che quindi porgendo il biglietto non avrebbe violato alcun regolamento non portandola. Perciò sono i lavoratori del traghetto ad averle fatto un torto e ad aver calpestato le sue “libertà costituzionali”.

Ma gli operatori del traghetto hanno a che fare con centinaia di passeggeri al giorno. E se uno di loro starnutisse in faccia ai lavoratori perché se è senza mascherina la distanza assicurata dalle due braccia tese che si passano il biglietto non sarebbe comunque sufficiente per garantire la sicurezza. La Martani ha così imparato un’altra lezione. Intanto, però, questo giochino le ha sicuramente giovato in termini di reach e notorietà sui social.

 

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