Giornata decisiva per il futuro politico di Daniela Santanchè. Oggi infatti in Senato si discute la mozione di sfiducia contro il ministro del Turismo. I numeri per sfiduciarla però non ci sono, visto che la maggioranza di centrodestra ha tutte le intenzioni di salvarla. La nuova tegola per la Santanchè è però rappresentata da un’altra indagine per truffa allo Stato sulle sue aziende. La procura di Milano potrebbe attendere settembre per decidere se chiedere o meno il suo rinvio a giudizio. A quel punto il premier Giorgia Meloni potrebbe sfiduciarla. Ma intanto emerge che il piano di rientro dai debiti per evitare la bancarotta della società Visibilia porterà Daniela Santanchè a versare nelle casse dell’Erario circa 90mila euro al mese.
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Intanto il ministro Santanchè si difende così questa mattina a Palazzo Madama: “Sull’avviso di garanzia nell’ambito delle inchieste sulla società Visibilia e Ki Group ho detto la verità e chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Per la seconda volta mi trovo in quest’aula per difendermi da accuse giornalistiche rivolte alla mia persona. Già il 5 luglio ho esposto i fatti con chiarezza. Mi permetto di ribadire che quando sono venuta in Senato non ero stata raggiunta da alcuna informazione o avviso di garanzia dalla Procura. Ho difficoltà a comprendere una mozione di sfiducia individuale che non ha come oggetto il mio operato da ministro, e che ha come oggetto fatti antecedenti il mio giuramento da ministro e per i quali ritengo già di aver chiarito in quest’aula tutta la verità”.
Tutti i debiti delle società di Daniela Santanchè
A fare il conto della serva sui debiti delle società di Daniela Santanchè ci pensa il quotidiano Domani. Con il fisco i conti in sospeso ammonterebbero a 1,94 milioni di euro. Ma Visibilia ha tutte le intenzioni di ottenere uno sconto del 30% seguendo il piano approntato dal commercialista Ezio Simonelli. A quel punto i soldi da restituire allo Stato scenderebbero a 1,295 milioni da rateizzare in dieci anni, con 20 rate semestrali da 64.750 euro, cioè più di 10mila euro al mese.
Ma i debiti delle società di Daniela Santanchè sono anche con le banche per un ammontare di 4,5 milioni di euro. Ma un ulteriore accordo con gli istituti di credito farebbe calare questo debito a 1,2 milioni, con uno sconto del 70%. Se il tribunale dovesse dare il via libera a questa operazione, la Santanchè si è impegnata a pagare entro quattro mesi dalla decisione.
Restano infine da saldare i debiti della società Visibilia Editrice, che è passata nel frattempo sotto il controllo del suo fedelissimo Luca Ruffino. In questo caso Daniela Santanchè dovrebbe pagare in rate mensili 360 mila euro nel 2023, 600 mila nel 2024 e 963 mila nel 2025. Quindi, riepilogando, il ministro dovrà sborsare da 30 a 90 mila euro al mese nei prossimi mesi, fino alla fine del 2025.
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