Oggi è il giorno di Daniela Santanchè in Senato, dopo il polverone alzato dall’inchiesta di Report sugli affari poco limpidi delle sue società. Il ministro del Turismo si presenterà nell’aula di Palazzo Madama alle ore 15.00 per fornire la sua versione dei fatti e difendersi da tutte le accuse. Intanto però cade una nuova tegola su di lei. Secondo il quotidiano Domani, infatti, la Santanchè “è indagata da tempo nell’inchiesta per bancarotta condotta dalla procura di Milano sulle società della galassia Visibilia”.
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“Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, ci ho sempre messo la faccia”, aveva replicato nei giorni scorsi Daniela Santanchè a chi le chiedeva di presentarsi in Parlamento per chiarire la sua posizione dopo le accuse gravissime lanciate da Report contro Visibilia. Lei ha mantenuto la parola, decidendo di spiegare tutto in Senato. Ma ora l’indiscrezione che sarebbe già indagata da tempo potrebbe cambiare tutte le carte in tavola e costringere il premier Giorgia Meloni a prendere decisioni pesanti nei suoi riguardi.
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Daniela Santanchè indagata per Visibilia
“Più che del Turismo, Daniela Santanchè, è la ministra dei debiti. – così scrive su Domani il giornalista Giovanni Tizian – A tal punto che per garantire i creditori ha dovuto vincolare la lussuosa villa in centro a Milano valutata 6 milioni di euro, come raccontato da Domani. Debiti enormi tutti rendicontati nei documenti che hanno portato alla sottoscrizione di un vincolo sull’abitazione come garanzia al piano di ristrutturazione dei debiti presentato al tribunale di Milano, una soluzione tempestiva per dribblare il decreto di ingiunzione notificato dal tribunale di Milano il 3 maggio 2023”.
“La ministra del Turismo è indagata da tempo nell’inchiesta per bancarotta condotta dalla procura di Milano sulle società della galassia Visibilia. – sgancia poi la bomba Tizian – Non è la sola, assieme a lei c’è un gruppo di persone che hanno avuto ruoli diversi nella gestione delle aziende. ‘È falso che io sia indagata. Il fascicolo è aperto a modello 45, quindi senza indagati’. Ecco la difesa di Daniela Santanchè a novembre 2022 quando alcuni giornali avevano dato la notizia.
In realtà a Domani risulta che il pool che si occupa di reati societari (pm Maria Gravina e Roberto Fontana) aveva solo segretato l’iscrizione. È una modalità comune prevista dal codice di procedura penale nel caso in cui ‘sussistano specifiche esigenze attinenti all’attività di indagine’. Per questo agli avvocati non risultava alcun procedimento penale sulla loro assistita. All’epoca l’iscrizione riguardava solo il reato di bancarotta. Nel corso del tempo però è emerso anche un secondo filone, il falso in bilancio, che secondo il Corriere, nell’articolo di novembre scorso, è tra i reati contestati alla ministra”, conclude il giornalista.