Daniela Santanchè, ministra indagata per falso in bilancio e bancarotta fraudolenta, si trova in una posizione sempre più precaria. Le recenti rivelazioni della trasmissione d’inchiesta Report hanno portato alla luce una serie di dichiarazioni non veritiere fatte da Santanchè in Senato. Report, sotto la guida di Sigfrido Ranucci, ha evidenziato numerosi punti di disaccordo tra le parole di Santanchè e i fatti concreti che coinvolgono le sue aziende. Le discrepanze più significative riguardano la sua partecipazione in Ki Group Srl, le sue dichiarazioni sui compensi ricevuti tra il 2014 e il 2018 e le questioni relative ai dipendenti licenziati.
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In primo luogo, Santanchè aveva dichiarato in Senato che la sua partecipazione in Ki Group Srl non era mai stata superiore al 5%. Tuttavia, i bilanci del 2013 mostrano che attraverso la D1 Partecipazioni, Santanchè possedeva il 14,9% di Bioera, l’azienda che controlla Ki Group Srl. La ministra ha anche negato di avere avuto un ruolo operativo in Ki Group Srl. Questa affermazione è stata smentita dai dati finanziari del 2014, che dimostrano che era la presidente di Ki Group Spa, la società controllante.
Le nuove rivelazioni di Report su Daniela Santanchè
Inoltre, Daniela Santanchè ha insistito sul fatto che i suoi compensi non sono mai stati superiori a 100 mila euro all’anno tra il 2014 e il 2018. In contrasto con questa affermazione, documenti interni mostrano che ha ricevuto oltre 400 mila euro all’anno, anche quando la società registrava perdite di 7 milioni di euro. La situazione dei dipendenti licenziati ha contribuito a mettere ulteriormente in luce le contraddizioni delle dichiarazioni di Santanchè. Nonostante le sue negazioni, il bilancio 2021 di Ki Group Srl rivela che quasi tutti i dipendenti sono stati licenziati nel periodo 2021-2022, quando la ministra era pienamente operativa all’interno dell’azienda.
Una delle situazioni più sconcertanti riguarda la dipendente Federica Bottiglione, che lavorava mentre era in cassa integrazione a zero ore. Nonostante le negazioni di Daniela Santanchè, Bottiglione ha confermato di aver lavorato durante il periodo di cassa integrazione e di non essere a conoscenza della sua situazione contrattuale. Inoltre, si è scoperto un dettaglio inquietante sul fondo arabo Negma. Nonostante le affermazioni di Santanchè, il valore delle azioni di Visibilia, dopo il finanziamento di Negma, è crollato da 90 euro a 10 centesimi nel 2022. Questo contrasta con l’asserzione di Santanchè che il titolo di Visibilia è cresciuto del 500% a partire dal gennaio 2023.
Di fronte a queste e altre rivelazioni, la posizione di Santanchè appare sempre più precaria. Mentre continua a negare qualsiasi illecito, le prove sembrano accumularsi contro di lei. In un momento in cui la fiducia nel governo è di fondamentale importanza, queste rivelazioni sollevano domande serie sulla capacità di Santanchè di continuare a servire come ministra.
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