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Piazzapulita, De Benedetti accusa Berlusconi: “Ci ha messo cappio al collo col gas russo”

Carlo De Benedetti è l’ospite principale dell’ultima puntata di Piazzapulita. Durante la lunga intervista concessa al conduttore Corrado Formigli, l’ingegnere si sofferma a lungo sulla situazione economica legata alla guerra in Ucraina. E punta il dito contro il suo nemico storico, Silvio Berlusconi, colpevole a suo dire di aver messo il “cappio al collo” dell’Italia sulle forniture di energia solo per motivi personali.

Carlo De Benedetti

Formigli fa notare al suo ospite che, dopo i primi giorni di appoggio incondizionato a Zelensky, “in Europa inizia ad affiorare un’inquietudine, come se Zelensky e Biden fossero un asse inscalfibile in cui noi europei abbiamo tutto da perdere”. Ma De Benedetti punta subito il dito contro Putin. “Se gli si permettesse di prendersi metà dell’Ucraina e tutta la costa, allora questo qui domani attacca la Finlandia, non c’è limite. Sappiamo che è un dittatore e un criminale, ma non sappiamo perché ha fatto questa guerra, i cui veri motivi non sono quelli che ci hanno raccontato”, attacca l’ingegnere.

“È un tentativo di Putin che ha grandi difficoltà economiche. – prosegue De Benedetti – Non bisogna dimenticare che la Russia, che ha 140 milioni di abitanti e 11 fasce orarie, ha un Pil minore di quello della Spagna, Cioè la Russia non produce nulla, tranne armi e idrocarburi. Il vero problema dell’Europa è avere il coraggio di tagliare gli idrocarburi, tanto un giorno ce li taglia Putin. Quindi tagliamoli noi”, questa la sua proposta. Formigli però gli fa notare che lo stesso Putin ha detto che quello europeo sul gas è un “bluff”.

“Qui bisogna guardare il quadro complessivo. – replica l’imprenditore – È finita la pace ed è arrivata la fame. Questa è la realtà. Siccome non abbiamo mai avuto una politica energetica nazionale perché l’abbiamo delegata all’Eni, questa è la ragione per cui siamo legati in maniera sconsiderata alla Russia. La Germania ha avuto il suo Berlusconi in Schoreder che è un impiegato della Gazprom. L’accoppiata di Berlusconi che voleva fare i soldi e di Schroeder che voleva farli anche lui, ha determinato una situazione assurda. Cioè due Paesi come Italia e Germania che dipendono dal gas. Berlusconi ha reso l’Italia dipendente dal gas russo sicuramente per motivi personali. E poi naturalmente sulla spinta dell’Eni che faceva la politica energetica per sé, non per l’Italia. I politici hanno lasciato che Berlusconi e Eni mettessero il cappio al collo in termini energetici”, conclude.

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