Uno dei settori più colpiti dall’emergenza coronavirus è quello del turismo: ha perso oltre il 60% dei ricavi nel primo trimestre del 2020. Per sostenere la ripartenza del comparto il governo pensa ad aiuti diretti per finanziare l’acquisto di pacchetti vacanza. Il bonus vacanze 2020 potrebbe infatti far parte dei provvedimenti nel decreto di aprile, ma per esserne certi si dovrà aspettare fino alla sua pubblicazione ufficiale. Il voto alla Camera, nel frattempo, è slittato al 24 aprile. Ma in cosa consiste questo bonus vacanze? Nella bozza del decreto di aprile ci potrebbe essere un bonus di 325 euro per chi sceglie le vacanze in Italia, riservato a lavoratori dipendenti e professionisti, con un reddito compreso tra i 7.500 e i 26.000 euro. L’ipotesi più probabile è che l’aiuto arrivi tramite una detrazione fiscale delle spese per soggiorni di almeno tre notti presso strutture ricettive italiane, una misura che potrebbe costare allo Stato una cifra tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. Come spiega il Sole24Ore, i ministeri sono al lavoro sulle misure del decreto, che potrebbero ammontare a 70 miliardi, in vista del Consiglio dei ministri di lunedì. Poi il testo dovrebbe essere votato mercoledì a Palazzo Madama e venerdì alla Camera.
La bozza condivisa tra vari ministeri prevedrebbe al momento una detrazione fiscale delle spese del 2020 per soggiorni di almeno tre notti presso strutture ricettive italiane. Una boccata di aria fresca per le strutture alberghiere, le spiagge, i lavoratori stagionali e le agenzie di viaggio. L’ipotesi di partenza è riservare il beneficio a lavoratori dipendenti e professionisti con un reddito complessivo compreso tra 7.500 e 26mila euro. Lo sgravio sarebbe rapportato al numero di componenti del nucleo familiare: massimo 100 euro con nessun componente a carico, 100 euro aggiuntivi per il primo componente, 75 euro per il secondo e 50 euro per il terzo. Arrivando dunque a un massimo di 325 euro.Per accelerare il vantaggio economico, i lavoratori dipendenti potrebbero chiedere che la detrazione venga applicata dal sostituto d’imposta già nel mese successivo alla presentazione della richiesta. Il lavoro dei tecnici del governo però non basta a considerare chiuso il dossier. Ci sono diversi interrogativi ancora da affrontare. E ci si chiede, in particolare, se sia utile lanciare un bonus vacanza già con il decreto di fine aprile, praticamente a lockdown ancora in corso.Bonus vacanze 2020, tutti i dubbi al riguardo
Sono tanti i dubbi su questo bonus vacanze: se da un lato gli operatori del settore turistico hanno bisogno più che mai di sapere che il Governo farà qualcosa per loro, dall’altro lato siamo ancora in lockdown, e non sono in molti a pensare alle ferie. Proprio per questo il bonus potrebbe slittare a maggio. Un altro problema è legato all’aspetto della sicurezza sanitaria: ancora non si sa come le strutture dovranno adeguarsi per rispettare tutti i canoni previsti. Anche per quanto riguarda le modalità di accesso alle spiagge e agli stabilimenti balneari, ci sono studi in corso, e non si sa ancora come potranno essere evitati gli assembramenti, e come potrà essere garantito il distanziamento sociale. Infine anche sugli spostamenti ci sono ancora perplessità, visto che non si sa ancora quando i cittadini potranno spostarsi liberamente da una Regione all’altra.
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