Non sono ancora chiari i contorni del decreto sull’immigrazione del Governo. Quello che è certo è che si è aperto uno scontro interno nella maggioranza. Questo perché Giorgia Meloni tenta di mitigare le posizioni di Salvini e Piantedosi per dare un’idea di apertura all’Unione europea. Si aspetta una maggiore capacità di coordinamento tra Italia ed Europa, infatti, come auspicato ieri da Ursula von der Leyen, in risposta alla missiva della presidente del Consiglio.
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Sul decreto migranti è scontro aperto in maggioranza
Non sono ancora chiari i contorni del provvedimento sui migranti che dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri. Si sa solo che si terrà domani pomeriggio a Cutro, dove dieci giorni fa si è consumata la tragedia in cui sono morte circa settanta persone per il naufragio di un barcone. Secondo indiscrezioni dovrebbe anche contenere un inasprimento delle pene per gli scafisti. All’indomani dell’incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi ha parlato il vicepremier Matteo Salvini. Sarà “un decreto importante, equilibrato, che introduce alcune regole di salvataggio e di sicurezza”. “Il ministro dell’interno Piantedosi sta lavorando” a un provvedimento “che aiuta a garantire diritti a chi li ha, a salvare vite, che è la nostra missione, però garantisca l’allontanamento di chi non ha diritto di stare in Italia, come fanno tutti gli altri Paesi del mondo”.
Decreto migranti, non si conosce ancora il contenuto
Questo decreto non era fra i provvedimenti all’ordine del giorno della riunione del pre-consiglio, inizialmente convocata per oggi pomeriggio alle 16 e poi slittata a domani alle 8.30. Segno che, si ragiona nella maggioranza, ancora il decreto non è definito e si cercherà comunque di farlo passare sul tavolo della riunione preparatoria. Non è stato ancora ufficializzato l’orario in cui si riunirà il Cdm nel paese della Calabria. Sullo sfondo del confronto e delle tensioni fra i partiti della maggioranza su questo tema c’è anche una proposta di legge della Lega che, proprio domani, approda in commissione Affari costituzionali alla Camera, e su cui ufficiosamente sono già emerse le perplessità degli alleati di centrodestra. Avanzata dalla Lega, la proposta impone una stretta dei permessi per gli immigrati, riproponendo le misure dei decreti sicurezza del 2018. “Ne discuteremo in commissione e vedremo se FdI li voterà o no”, ha affermato il capogruppo leghista a Montecitorio Riccardo Molinari. Parole che lasciano intendere una sorta di braccio di ferro in corso.
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