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Ma Draghi non doveva fare in fretta? Il governo litiga e il Decreto Sostegni è fermo al palo

Avevano detto che Draghi non avrebbe più usato i Dpcm, che avrebbe evitato i lockdown, che avrebbe riaperto tutto, che si sarebbe fatto in fretta e che i ristori sarebbero arrivati subito. Invece… L’Italia è interamente in zona rossa (praticamente), i ristori non sono arrivati, gli studenti non stanno andando a scuola e di fretta ce n’è poca, anche perché il governo sta litigando e tiene il decreto Sostegni in congelatore. Si spera di trovare la quadra entro il fine settimana, ma tempo davvero non ce n’è più. Il decreto Sostegno 2021 del governo Draghi, con il rifinanziamento della cassa integrazione, i ristori per le partite Iva, la proroga Naspi e altre misure, dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri venerdì. Ma…

Secondo Adnkronos, lo schema di base del decreto Sostegni è pronto e userà tutte le risorse sbloccate con lo scostamento di bilancio varato a gennaio pari a 32 miliardi più eventuali avanzi dei dl precedenti. Per gli indennizzi a 2,8 milioni di attività e partite Iva il governo dovrebbe stanziare circa 12 miliardi di euro sulla base delle perdite subite. Il ristoro va da un minimo di 1000 ad un massimo di 150mila euro in base alle perdite subite e non ai codici Ateco. La platea include le partite Iva fino con fatturato fino a 10milioni. Per la filiera dello sci dovrebbe arrivare un addendum di 600 milioni, oltre ai ristori. Nel dl dovrebbe inoltre essere rinnovata l’indennità per i lavoratori del turismo e dello spettacolo.

Il pacchetto Lavoro del decreto Sostegni potrebbe avere una dote di 10 miliardi. Tra le misure in arrivo il rifinanziamento della Cig fino a giugno per tutti e fino a ottobre per le piccole imprese che attualmente non hanno la tutela della cig ordinaria. Verso un nuovo stop ai licenziamenti per tutte le imprese che hanno la cassa ordinaria (industria ed edilizia) fino al 30 giugno, esteso fino a fine ottobre per i lavoratori che hanno la cig in deroga o il Fis in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. Sarà anche prorogata per due mesi l’indennità di disoccupazione Naspi. Verrà rifinanziato con un altro miliardo il reddito di cittadinanza e altre tre mensilità per i percettori del reddito d’emergenza.

Per quel che riguarda il fisco, si va verso la proroga della sospensione per i versamenti legati alle cartelle fiscali e gli avvisi esecutivi fino al 30 aprile. In arrivo anche lo slittamento delle scadenze della precompilata che sarebbe disponibile a partire dal 10 maggio e dell’invio della Certificazione unica dei redditi dei dipendenti: le imprese avrebbero tempo fino a marzo. Infine, il bonus Irpef, che da luglio 2020 ha sostituito il bonus Renzi: sarà versato agli interessati a partire dal 23 marzo 2021.

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