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Def approvato, ma alla Camera è caos assoluto: Fontana costretto a sospendere la seduta

Dopo il grave scivolone in cui è incappata ieri la maggioranza di centrodestra, l’Aula della Camera è riuscita oggi a giungere all’approvazione della risoluzione di maggioranza sul Def, il Documento di economia e finanza. I voti a favore sono stati 221, contro 115 contrari. Via libera anche alla nuova relazione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di bilancio, per 3,4 miliardi di euro, con 221 sì e 116 no. Il governo Meloni mette così una pezza alla figuraccia rimediata il giorno precedente, quando lo stesso documento non è stato approvato per l’assenza ingiustificata di diversi onorevoli. Ma il caos è scoppiato lo stesso alla Camera quando ha preso la parola il capogruppo di FdI Tommaso Foti. La seduta è stata anche sospesa dal presidente Lorenzo Fontana.
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Def approvazione Camera caos

La Camera vota l’approvazione del Def ma è caos

Come appena accennato, prima dell’approvazione del Def, si sono registrati momenti di tensione e caos alla Camera durante l’intervento del capogruppo di FdI Tommaso Foti, che ha chiesto scusa per quanto accaduto ieri, ma ha puntato il dito anche contro le opposizioni. “Se un ponte esiste, esiste per la maggioranza e per le opposizioni che dovrebbero guardare alle loro assenze”, ha attaccato Foti con quella che a molti è sembrata una provocazione.

A quel punto i partiti di minoranza sono insorti, scatenando un caos infernale tra urla e insulti rivolti ai banchi della maggioranza. Il presidente della Camera Fontana è stato costretto a riprendere i deputati, compreso lo stesso Foti, il quale ha proseguito il suo intervento tra le veementi proteste. Mentre Foti parlava si sono uditi chiaramente cori di protesta da stadio. Fontana ha prima chiesto ai commessi di intervenire per calmare gli animi. Ma poi è stato costretto a sospendere la seduta. Solo successivamente la Camera ha proceduto all’approvazione del Def.

“Giorgia Meloni torni in Italia a spiegare ai suoi deputati come ci si comporta in aula alla Camera in una democrazia parlamentare”, ringhia il deputato Pd, Nicola Zingaretti. “Devono venire in Aula e votare. Non insultarci. C’è un limite a tutto. Non si fa un comizio di terzo livello. Prima riconoscono l’errore sullo scostamento di bilancio e poi ci attaccano. Così non si fa”, ci mette il carico il dem Nico Stumpo. “Ci aspettavamo da Fdi, dopo la figuraccia di ieri sul Def, un minimo di sensibilità istituzionale e di rispetto verso il Parlamento, le istituzioni e gli italiani. Evidentemente il suo atteggiamento squadrista va oltre ogni vergogna”. Affonda il colpo il collega Marco Simiani.
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