La trasmissione Dritto e rovescio, in onda su Rete 4 ogni giovedì sera, è nota per dare spazio a tutte le voci, anche se le opinioni espresse nello studio di Paolo Del Debbio molto spesso finiscono per essere sopra le righe. Negli ultimi mesi, come è ovvio che sia, si discute quasi sempre di emergenza pandemica, vaccini e green pass. Del Debbio non si fa scrupoli ad invitare anche ospiti che professano teorie bislacche e strampalate sul vaccino. Stavolta però è lo stesso conduttore ad indignarsi di fronte alle parole di un No vax di Novara.
Nella puntata dell’11 novembre, le telecamere di Dritto e rovescio si trovano a Novara. La città piemontese è stata recentemente teatro della clamorosa protesta dei No green pass, scesi in piazza incatenati e vestiti con le uniformi date agli ebrei nei campi di concentramento nazisti. Un’iniziativa che ai più è suonata come una provocazione esagerata. Paragonare gli ebrei nei lager con i No vax senza green pass è sembrata a molti dissacrante.
Gli inviati di Del Debbio vanno ad intervistare alcuni degli esponenti più duri e puri del movimento anti green pass novarese. Uno di loro, senza peli sulla lingua, rivendica tutte le proteste fatte e si sofferma pure sull’episodio drammatico dei camion dell’esercito che nel 2020 portavano via le bare dei morti da Bergamo, mettendo in dubbio la veridicità di quelle immagini.
“Qui si dice il dritto e il rovescio. – ci tiene però a puntualizzare Del Debbio – Quindi c’è libertà di dire (quello che si vuole ndr). Qui parlano tutti. Hanno sempre parlato tutti nelle mie trasmissioni. Però francamente mi sia consentito di dire che colui che ha detto che i camion di Bergamo sono stati messi lì per impaurire la gente…ecco, un minimo di rispetto per le bare e i morti che c’erano dentro. D’accordo?”, conclude il giornalista suscitando il caloroso applauso dello studio di Rete 4.
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