A poche ore dall’annuncio di voler fare un definitivo passo indietro e lasciare il Movimento Cinque Stelle, Alessandro Di Battista è tornto a parlare della sua decisione, successiva al voto sulla piattaforma Rousseau che ha dato di fatto il via libera all’appoggio pentastellato al nascente governo Draghi. Ribadendo il perché della sua scelta ed escludendo ripensamenti.
Intercettato dai microfoni del Corriere della Sera mentre si trovava sotto la propria abitazione, Di Battista ha infatti spiegato: “
Non credo in questo governo con partiti che hanno sempre rappresentato gruppi di poteri”. L’ex leader pentastellato dice di aver rispetto del presidente incaricato Mario Draghi ma ha rivendicato anche il diritto di contestarlo: “Draghi è persona che rispetto, ma della quale ricordo scelte passate scellerate. credo che sia un diritto opporsi e non fidarsi, a prescindere dal curriculum eccezionale. Non credo sia blasfemia criticarlo, anche se ultimamente sembra un sacrilegio”.Di Battista ha incassato in queste ore i complimenti di Luigi Di Maio, che pur dicendosi rammaricato per la decisione presa dall’ormai ex grillino lo ha pubblicamente ringraziato per quanto fatto: “Con Alessandro conservo i più bei ricordi degli ultimi otto anni. Anche quelli più tristi e difficili. E per questo saremo sempre uniti da un profondo legame. Quando mi ha annunciato la sua intenzione di farsi da parte è stata dura accettarlo”.
Di Maio ha anche difeso Di Battista dagli attacchi che stanno arrivando in queste ore da militanti del Movimento favorevoli all’appoggio al governo Draghi: “Per la scelta di Alessandro chiedo rispetto. Ho letto commenti vergognosi contro di lui in queste ore, retroscena e titoli di giornale indegni. Con Alessandro, come con pochissimi altri, il MoVimento sarà sempre in debito. In alto i cuori”.
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