Alessandro Di Battista è ormai diventato quasi un ospite fisso di Dimartedì pur non ricoprendo alcun incarico politico. Durante l’ultima puntata del talk show condotto da Giovanni Floris, l’ex pentastellato se la deve vedere con il direttore di Libero Alessandro Sallusti. Di Battista punta il dito contro la Nato per la guerra in Ucraina e critica duramente Giorgia Meloni. Il giornalista allora lo provoca invitandolo ad iscriversi a Forza Italia.
“È opportuno non essere ipocriti e parlare di guerra tra Russia e Nato in Ucraina. – mette subito in chiaro Di Battista – Da otto mesi illustri politici editorialisti e giornalisti sostenevano questa tesi: bisogna mandare più armi in Ucraina e inasprire le sanzioni per costringere Putin a trattare. Oggi il presidente dell’Ucraina Zelensky, tra una telefonata e l’altra con la Meloni, firma un decreto dove c’è scritto che non tratterà con la Russia fino a quando ci sarà Putin. Quindi sono otto mesi che alcuni politici raccontano delle cazzate”.
“Da settimane sostengo che la Meloni sia di fatto la politica più draghiana che c’è oggi in Italia. – questo il suo giudizio impietoso sulla leader di FdI – Tanti l’hanno votata pensando che sarebbe stata una politica di rottura, invece oggi per me è l’esempio del conformismo. Per il potere strizza l’occhio al potere di oggi che non è più l’Ue. Si mette in scia, sull’attenti, portando avanti una strategia fallimentare per l’Italia. Da lei mi aspetto discontinuità”.
“Le suggerisco un po’ più di rispetto. – sbotta poi contro Sallusti che lo critica – Anche lei verrà invitato per le sue posizioni. Sono dissimili dalle mie ma non per questo mi permetto di dire che a lei la invitano perché ha determinate idee. La differenza tra me e lei è che io ho sempre la stessa linea, mentre lei la cambia in base all’interlocutore che ha davanti. Se ci fosse stato qui Berlusconi a dire le cose che dico io si sarebbe messo sull’attenti e avrebbe detto bravo presidente”. Il giornalista lo invita allora a “candidarsi in Forza Italia, non capisco perché non l’abbia fatto”. Ma la replica di Di Battista lo gela: “Perché sono incensurato a differenza sua. Non mi candidano perché ho la fedina penale pulita”.
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