Lega e Cinque Stelle continuano a bastonarsi a vicenda, avvelenati dalle scorie di un Consiglio dei ministri che ha fatto registrare l’ennesima fumata nera sulla vicenda dei rimborsi ai truffati delle banche e prodotto l’approvazione del Decreto Crescita (ma solo con la formula “salvo intese”). Un passaggio che alimentato le tensioni tra i due partiti a governo, esplose quando Di Maio ha sbottato contro il Carroccio, stanco di sentir additare il Movimento come il “partito dei no”.
Salvini aveva parlato senza mezze misure di persone che bloccano il Paese. Riferimento chiaro, anche troppo. E così il leader pentastellato è andato al contrattacco. Prima in maniera dolce, ricordando che quando il governo gialloverde è unito “non ci batte nessuno”. Poi, placate le acque, con una stoccata violentissima: “Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega, che addirittura, in alcuni casi, negano l’Olocausto”.
Parole che arrivano dopo che lo stesso Movimento aveva boicottato il Congresso per le Famiglie voluto da Salvini, accusando i partecipanti di voler “riportare le lancette del tempo indietro al Medioevo”. I Cinque Stelle, insomma, sembrano aver trovato una crepa piuttosto ampia nel muro salviniano: dalle posizioni sui diritti civili alle vicinanze pericolose con l’ultradestra, la Lega è ora sorprendentemente sotto il fuoco amico del Movimento. Una strategia che sembra pagare.
Dando un’occhiata ai sondaggi di Index Research per Piazza Pulita, il Carroccio sarebbe infatti ancora in discesa: Salvini è calato nelle preferenze degli italiani dal 34,5 al 33,6. Per i grillini, invece, un piccolo passo avanti: dal 20,6% al 21,1%, alle politiche il 32,7%. Numeri che varrebbero da soli il contro-sorpasso a Zingaretti e al Pd. Ma che soprattutto sembrano premiare la contrapposizione alla Lega. Un trend che a questo punto potrebbe continuare.
Di Maio, bordata a Salvini: “La Lega in Europa sta con chi nega l’Olocausto”