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Di Maio difende Morra e finisce nella bufera: “L’Italia si occupi di cose serie. Si è scusato”

Il M5S ora fa quadrato intorno a Nicola Morra, finito nella bufera dopo le vergognose parole su Jole Santelli, la presidente della Calabria scomparsa prematuramente a causa di un tumore. Ed è Di Maio stesso a scendere in campo in difesa del suo compagno di partito: “Nicola Morra si è scusato per le sue parole su Jole Santelli, la cui scomparsa ha scosso davvero tutti. Ciononostante, da giorni non si fa altro che attaccare lui, proprio mentre il presidente del consiglio della Regione Calabria, Domenico Tallini, viene arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso”.

Così Luigi Di Maio, con un lungo post pubblicato su Facebook, interviene nella polemica sul presidente pentastellato della Commissione Antimafia. “Sapete chi c’era nella lista degli impresentabili redatta dalla commissione antimafia, di cui Nicola Morra è presidente? Proprio Domenico Tallini”, ha scritto il ministro ed ex capo politico del Movimento. “Ecco, io credo che questo Paese debba innanzitutto preoccuparsi di mafia, di corruzione, di clientelismo, non solo delle dichiarazioni di qualche politico. Mi sembra assurdo che queste dichiarazioni vengano usate per oscurare la notizia di un arresto per mafia di un rappresentante delle istituzioni”.

“Questo è un Paese strano – conclude Di Maio la sua difesa – un Paese dove la polemica fa sempre notizia, ma l’arresto di un politico per mafia passa in secondo piano. Non vedo l’ora di vedere Nicola Morra in Rai per rispondere a tutte le domande che i giornalisti vorranno fargli. Io credo che l’indignazione abbia un valore. E credo che questo valore debba essere impiegato per costruire un’Italia diversa. Più vera e più libera”.

Poi è intervenuto anche Fico, che si è soffermato sulla cancellazione della partecipazione di Morra alla trasmissione Titolo Quinto su RaiTre: “Gravissimo che il presidente dell’Antimafia entra in camerino per andare in trasmissione e gli dicono, ‘no, non puoi’. Non sta né in cielo né in terra. Spero che in Rai ammettano che è stato un grande sbaglio”.

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