Luigi Di Maio lascia il M5S e lavora per dare vita ad una nuova forza politica in sostegno del premier Mario Draghi. Una notizia bomba che non poteva non essere commentata da un ex pentastellato di peso: Alessandro Di Battista. L’ex deputato a 5 Stelle, che ha lasciato definitivamente il Movimento il giorno in cui venne deciso l’appoggio al governo Draghi, non risparmia critiche feroci all’ex amico Luigi.
“Della nuova scissione del Movimento 5 stelle (ricordo che ne avvenne già una dopo l’ok al governo Draghi) e della nascita del nuovo gruppo ‘atlantisti e europeisti’ o ‘moderati e liberali’, non mi importa nulla. – attacca subito Di Battista nel suo post – Ho lasciato il Movimento esclusivamente per questioni politiche quando venne presa la decisione scellerata (e suicida) di entrare nel governo dell’assembramento”, ricorda l’ex pentastellato.
“Ciò che avviene oggi è soprattutto frutto di quei giorni. – punta il dito Di Battista – Un movimento nato per non governare con nessuno ha il diritto di evolversi e governare con qualcuno (mantenendo, ovviamente, la maggioranza nel consiglio dei ministri) per portare a casa risultati. Non ha alcun diritto di governare con tutti per portare a casa comode poltrone. Si chiama ignobile tradimento. Non senso di responsabilità”.
“Forse adesso, e soltanto adesso, alcuni attivisti del Movimento stanno comprendendo le ragioni delle mie scelte passate (e anche di quel che dicevo in passato). – prosegue l’ex pentastellato – Ma, per l’appunto, è il passato. Oggi sono preoccupatissimo per una guerra che in pochi vogliono che finisca (ancor di più ora che il predominio russo è particolarmente visibile). Sono preoccupatissimo per le violazioni costituzionali che vengono perpetrate con disinvoltura. L’invio di armi in Ucraina non è solo un drammatico errore strategico è anche una vile profanazione dell’articolo 11 della nostra Carta costituzionale”, conclude Dibba.
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