Vai al contenuto

Di Maio nel Pd, Letta frena: “Discorso prematuro”

I tempi non sono ancora maturi per un possibile ingresso di Luigi Di Maio nel Pd. A mettere per il momento in soffitta questa ipotesi è direttamente Enrico Letta. Il segretario Dem parla da Bruxelles, dove partecipa al vertice del Partito socialista europeo che precede il Consiglio europeo. Letta lascia anche la porta aperta alla possibile alleanza elettorale con il M5S di Giuseppe Conte. Ma pianta diversi paletti.

Letta frena su ingresso Di Maio nel Pd

“In tanti alla riunione dei progressisti europei mi hanno chiesto cosa fosse successo a Roma martedì. – rivela Letta da Bruxelles – Ho spiegato loro che c’è stato un passaggio parlamentare che poteva mettere a rischio il governo e invece il governo è uscito più forte. Mario Draghi adesso è più forte. Sapete che con l’Ulivo con me andate a nozze perché è sempre stato il mio riferimento, però nella mia testa vengono prima i contenuti, poi le alleanze”, chiarisce il segretario Dem.

Il cosiddetto campo largo con il M5S secondo Letta “è geografia. Semplicemente il modo per indicare chi sono i potenziali interlocutori. Quello che conta sono i contenuti. Nei mesi prossimi lanceremo un progetto per l’Italia, a conclusione del percorso delle agorà, che confronteremo con chi ci starà e sarà alleato con noi alle elezioni. Il mio obiettivo è tenere il più possibile uniti e collegati coloro che potenzialmente possono stare con noi, di fare da magnete”.

“Quello che è accaduto martedì non cambia il progetto”, aggiunge Letta riferito alla scissione pentastellata. Poi replica deciso a chi prospetta un possibile ingresso di Di Maio proprio nel Pd: “Discorso prematuro. Hanno fatto i loro gruppi parlamentari, hanno avviato il loro percorso”. Infine specifica con orgoglio che “il concetto è che noi siamo il Pd. Non scegliamo tra Conte e Di Maio, andiamo avanti sulla nostra strada e cerchiamo di tenere tutto. Stanno insieme nella stessa maggioranza di governo. Io farò di tutto perché stiano insieme a noi. Mi auguro che il Pd sia più grande e che abbia molti voti”, conclude.

Potrebbe interessarti anche: Putin invade l’Ucraina, la rabbia di Letta e Di Maio: “Decisioni forti”

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure