Una polemica che continua, quella intorno alla celebrazione delle festività pasquali. Con Matteo Salvini che, mentre il governo invitava gli italiani alla responsabilità rimanendo a casa, auspicava la riapertura delle chiese per i fedeli. Una battaglia che il Carroccio continua a portare avanti, nonostante le distanze prese anche da molti elettori. Stavolta, a inoltre la richiesta è stato Lorenzo Gasperini, capogruppo della Lega per la provincia di Livorno.
“Si aprano le Chiese a Pasqua e si permetta di partecipare ai capifamiglia, in rappresentanza della propria società domestica, con due persone per panca, una panca sì una no. Il resto è cianciare di politici impauriti, di destra o di sinistra, senza virilità, senza speranza” sono state le parole di Gasperini, riprendendo quanto detto da Salvini nei giorni scorsi. La Cei aveva a tal proposito già bocciato la proposta avanzata da Salvini.
Troppo rischioso, infatti, celebrare le festività pasquali in un momento così delicato. E troppo difficile garantire un effettivo rispetto delle norme sulla sicurezza all’interno delle chiese, che rischiano di trasformarsi in pericolose trappole per i fedeli. Salvini aveva però ribadito il concetto dai microfoni di Telelombardia: “Ognuno la sua fede la vive anche nel privato. Non si pensa alla riapertura delle chiese ma di avere la possibilità di entrare singolarmente, come uno entra in tabaccheria. Anche nei supermercati, quando vado a far la spesa non c’è la folla si entra due o tre alla volta, ti provano la febbre, ti metti guanti e mascherine. Io ritengo che per quelli che ci credono e che ci tengono potersi riavvicinare alla fede anche fisicamente possa essere un’opportunità”.
Il leader leghista aveva poi aggiunto: “Ho parlato con alcuni che hanno perso i loro cari in queste settimane, è già devastante, ma se poi non puoi neanche dargli l’ultimo saluto, accompagnarli al cimitero e nemmeno avere un conforto spirituale del parroco, è un dramma nel dramma. Nessuno pensa alle chiese colme di gente, però se in tre o quattro volessero o potessero mettere piede in una chiesa con guanti e mascherine, non penso darebbero fastidio a nessuno”. Ancora una volta, però, gli utenti si sono mostrati contrari alla proposta, accusando Salvini di averla portata avanti soltanto “per tentare di acchiappare qualche voto tra i cattolici in un momento di crisi”.
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