Non userà giri di parole il direttore di Rai 3 Franco Mare, stasera (5 maggio) in Commissione Vigilanza, per smentire II tentativo di censura denunciato da Fedez sul palco del Primo Maggio. “È stato un agguato”. Questa è la linea del direttore. Davanti a deputati e senatori, Di Mare non solo respingerà le accuse rivolte dal rapper contro la sua vice, Ilaria Capitani, ma dirà pure che la famosa telefonata registrata all’insaputa di tutti e poi pubblicata sui social in una versione tagliata ad arte, altro non era che una trappola. Orchestrata, secondo lui, con l’ausilio – attenzione – di Marco Travaglio e Peter Gomez. Una versione destinata a riaprire e ingigantire ancora di più il caso, con inevitabile strascico di polemiche, repliche e, forse, denunce. (Continua a leggere dopo la foto)
Proprio nel giorno in cui saranno resi noti i partecipanti al bando per quattro posti da consigliere Rai di nomina parlamentare. Nella lista degli oltre 160 candidati, che Repubblica ha potuto visionare, compaiono diversi volti noti e qualche sorpresa. Oltre al già annunciato Gianni Minoli, in gara per il Cda ci sono anche vecchie glorie del giornalismo tv come Tiziana Ferrario e Piero Vigorelli, il mezzobusto della concorrenza Claudio Brachino, il cantante Daniele Silvestri, Simona Agnes (figlia dello storico dg Rai), vari ex portavoce di ministri, persino l’avvocato Pieremilio Sammarco, cotitolare dello studio legale dove mosse i primi passi la sindaca di Roma Virginia Raggi. (Continua a leggere dopo la foto)
E mentre destra, sinistra e grillini si incolpano a vicenda di aver lottizzato la Tv di Stato, Matteo Salvini elargisce consigli al premier Draghi su come selezionare il futuro amministratore delegato: “Si scelga un interno, entrato in Rai per concorso. E certo sarà una coincidenza se Marcello Ciannamea, il suo favorito, ma pure gli altri tre nomi graditi alla Lega (Paolo Del Brocco, Monica Maggioni e Nicola Claudio) sono tutti interni e vincitori di concorso…
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