Le procedure di sbarco sono state ultimate definitivamente nelle scorse ore: come rivelato dalle autorità giapponesi, l’ultimo gruppo di persone che si trovava a bordo della nave Diamond Princess ha toccato il suolo, abbandonando l’imbarcazione rimasta bloccata per giorni e giorni a causa dello scoppio dell’epidemia di coronavirus. A bordo, fino alla fine, era rimasto il comandante Gennaro Arma, che non ha mai pensato di abbandonare il resto dell’equipaggio.
I membri sani dell’equipaggio avevano iniziato a scendere gradualmente negli scorsi giorni, a piccoli gruppi. L’ultimo, composto da 130 persone, è tornato a terra proprio nelle scorse ore, mettendo così finite a un’emergenza che si prolungava da settimane. Tra di loro circa 70 cittadini indonesiani che sono stati rimpatriati con un aereo charter del governo di Giacarta.
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Le altre persone saranno messe in quarantena in centri ospedalieri specializzati situati a Saitama, a nord di Tokyo, e saranno autorizzati a lasciare il Giappone dopo due settimane se risulteranno negativi al coronavirus. Nel periodo in cui la nave è stata ormeggiata a Yokohama, dal 5 febbraio, 705 dei poco più di 3.700 passeggeri e membri dell’equipaggio sono risultati positivi e trasferiti nelle strutture apposite.
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La figura di Arma è diventata nel frattempo un esempio per tutti gli utenti del mondo. A ringraziare il comandante è stata la compagnia Princess Cruises (“è stato un eroe agli occhi di tutti noi”) e il ministro della Salute nipponico Katsunobu Kato, il quale ha detto che la nave sarà disinfestata a rimarrà ancorata a Yokohama per un periodo di manutenzione.
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