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Dieta mediterranea, business da 90 miliardi

Nel 2023, il settore alimentare italiano ha registrato una crescita del 10%, spinto dall’export. Il valore complessivo ha raggiunto i 90 miliardi di euro, un traguardo significativo per la nostra economia. La dieta mediterranea, famosa in tutto il mondo, ha giocato un ruolo fondamentale in questo successo. Dal 2012 al 2023, il settore è cresciuto costantemente, passando da 53 miliardi a circa 90 miliardi di euro. Anche le esportazioni sono aumentate, passando da 23 a 44 miliardi di euro nello stesso periodo.
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La crescita incredibile del food italiano

Negli ultimi dieci anni, le aziende del food italiano hanno mostrato una redditività superiore alla media delle imprese italiane. Anche la produttività degli investimenti e il tasso di indebitamento hanno registrato dati positivi. Le piccole e medie imprese a controllo familiare dominano il settore. Queste aziende, seppur relativamente piccole con un fatturato medio di circa 97 milioni di euro e 178 collaboratori, hanno saputo crescere del 4,4% annuo dal 2013 al 2022.

Dal 2009, le aziende del settore hanno effettuato 72 acquisizioni, di cui 26 internazionali, per un totale di 5,4 miliardi di euro. Queste acquisizioni hanno portato a un aumento del fatturato del 90% e a un miglioramento del margine EBIT del 6%. Il settore ha superato diverse crisi congiunturali, una pandemia e tensioni geopolitiche, continuando a crescere sopra la media nazionale.

Le prospettive future

Il 2023 è stato un anno eccezionale per il settore alimentare italiano, con una crescita del 10% grazie al buon andamento del mercato interno e all’export. Le esportazioni hanno raggiunto i 44 miliardi di euro, con una crescita del 6,3%. La redditività commerciale ha raggiunto il 5,1%, mentre quella del capitale investito sfiora l’8%, grazie all’ottimizzazione delle scorte.

La crescita del settore alimentare proseguirà nel biennio 2024-2025 con tassi superiori al PIL. Si prevede una crescita del 4,8% per il 2024 e del 5,2% per il 2025. Anche l’export continuerà a crescere, con un aumento dell’8,1% nel 2024 e del 7,3% nel 2025. Settori tipici del Made in Italy come caffè, olio, distillati e vino cresceranno a tassi superiori alla media, grazie ai buoni risultati sul mercato internazionale. Settori come pasta, latte e derivati, e dolci cresceranno a valori leggermente inferiori, a causa delle tensioni nel sistema della distribuzione e della contrazione dei consumi in alcuni segmenti del mercato italiano.

Il settore alimentare italiano è destinato a consolidare i suoi eccellenti risultati del periodo post Covid. La crescita dimensionale è una priorità da perseguire attraverso acquisizioni e fusioni, vantaggiose per le singole aziende e per le filiere produttive. La dieta mediterranea continuerà a essere un simbolo di eccellenza e qualità, trainando il cibo italiano verso nuovi traguardi.