Un po’ per i sondaggi che danno il suo partito in picchiata, un po’ per le critiche ricevute dai giornali che hanno bollato il piano di restrizioni varato dal suo governo come “senza coraggio né idee”. Fatto sta che alla fine Angela Merkel ha deciso di fare un passo indietro e ritirare le misure più restrittive pensate inizialmente per i prossimi giorni. Oltre allo stop durante le festività pasquali, infatti, la cancelliera tedesca aveva deciso di fissare anche dei giorni “di riposo” in cui il Paese si sarebbe fermato. Poi, il dietrofront a sorpresa.
Il governo Merkel aveva deciso di istituire due Ruhetage, cioè dei “giorni di riposo” che si sarebbero sommati ai festivi. Di fronte alle critiche, anche da parte di alcuni presidenti dei Länder che avevano bollato il piano come “inapplicabile”, la cancelliera ha però convocato un nuovo vertice con i Länder, in cui ha annunciato la revocare delle restrizioni ulteriori previste per Pasqua.
“È un errore che deve essere chiamato come tale e bisogna correggere in tempo” ha detto Merkel durante il meeting. “So che questo procura altra insicurezza e chiedo perdono a tutti i cittadini e a tutte le cittadine” ha poi aggiunto la cancelliera, annunciando che la decisione di istituire ulteriori giornate in cui sarebbe stato imposto lo stop a spostamenti e attività lavorative “sarebbe stata revocata”. “Si tratta di una decisione non realizzabile in poco tempo”.
La cancelliera ha poi sottolineato che si è trattato di un suo errore, affermando però anche che “è stato fatto per una buona ragione e cioè quella di frenare la terza ondata e far tornare indietro la curva dei contagi”. “Si tratta di uno sbaglio, e gli sbagli vanno corretti in tempo, questo è ancora possibile. Me ne assumo la responsabilità”. A pesare sulla retromarcia, secondo le testate tedesche, anche i sondaggi che danno in calo l’Unione (Cdu-Csu), scivolanta al 26% dei consensi davanti ai Verdi di Robert Habeck ormai sempre più vicini (22%).
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