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Digital food: un nuovo approccio nel modo in cui le persone acquistano e consumano il cibo

Gli e-shopper italiani che hanno acquistato food online sui siti italiani e stranieri sono 5 milioni per un totale di circa 11 milioni di transazioni. Lo rivela l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm Politecnico di Milano. Il food & grocery online registra quindi un trend positivo nel 2018, raggiungendo il valore di 1,1 miliari di euro e crescendo del 34% rispetto allo scorso anno. Un settore, quello dell’e-Commmerce Food&Grocery in crescita, come confermato da un successo senza precedenti del food delivery. Gli e-shopper italiani che hanno acquistato food online sui siti italiani e stranieri sono passati dal 12% al 24% negli ultimi tre anni: in tale 5 milioni di consumatori per un totale di circa 11 milioni di transazioni. Tuttavia oggi l’e-commerce food rappresenta solo una minima percentuale del fatturato italiano proveniente dal commercio online (3%). Questo dato potrebbe però variare nel giro di pochi anni e raggiungere una percentuale più elevata, visto che il settore è in evidente crescita.

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Gli acquisti online riferiti al segmento del grocery alimentare, nel 2016 hanno raggiunto un valore di 188 milioni di euro. Una crescita del 40% rispetto al 2015. Si tratta prevalentemente della spesa effettuata sui siti e-commerce dei supermercati con consegna al piano. Tra i primi grandi supermercati che hanno deciso di mettersi in gioco citiamo: Carrefour, Esselunga, e Tigros. É anche possibile effettuare la spesa online e ritirarla al supermercato, risparmiando tempo e denaro. Ad affiancare queste catene di supermercati troviamo anche realtà importanti quali: Eataly, Prime Now di Amazon e Supermercato 24.

Propulsori di questa nuovissima tendenza di fare la spesa online.
Il vantaggio di queste realtà, oltre al risparmio in termini di tempo e denaro, è la possibilità di ricevere la spesa in giornata, anche a distanza di 1 o 2 ore dall’effettuazione dell’ordine. Il digital food si presenta oggi con profonde dinamiche competitive e di posizionamento dove marketplaceeRetailer, brand e nuovi player guidano il mercato, soddisfacendo i nuovi desideri espressi dai clienti e sfruttando strategie di branding e di digital marketing. Il digitale apre la porta a molteplici prospettive, consentendo ai player di offrire sia alle aziende clienti sia ai consumatori vantaggi in termini di flessibilità, varietà dell’offerta e ricchezza di informazioni.

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La voglia di italianità è particolarmente forte quando si tratta di capire il grado di trasparenza e completezza dell’etichettatura. Le persone acquistano un prodotto solo se sono nelle condizioni di capire bene cosa stanno comprando e se il prodotto aderisce in pieno alle aspettative sui diversi piani. Infatti, il 77% degli italiani dichiara di essere pronto a pagare qualcosa in più per prodotti alimentari che utilizzano ingredienti italiani. Questo perché magari è legato alla convinzione che il prodotto italiano sia più buono, più genuino, di qualità più alta.

Al di là del giudizio di valore che esprime l’atto d’acquisto, il dato decisivo è che la spesa alimentare – il cibo – oggi è al centro dell’attenzione sociale, in particolare dei giovani: anche perché è uno degli ambiti in cui meglio si può esprimere un proprio punto di vista, una propria idea di società, e lo si fa provando a rendere coerente ciò che si compra e si mangia con i propri valori. Oggi ci troviamo al centro di una vera e propria digital food revolution che apre alle imprese e gli operatori italiani nuove prospettive, grazie a innovativi servizi per attrarre nuovi consumatori digitali a cui offrire nuove esperienze, a efficaci strategie di digital marketing, alla valorizzazione del Made in Italy.

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