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“Noi come Trump”. Di Maio e l’ultimo delirio di onnipotenza che agita l’Europa

Luigi Di Maio, in un’intervista pubblicata lunedì dal Financial Times, ribadisce che il continente è ormai pronto ad abbandonare la ricetta dell’austerity e a sposare la via dell’ampliamento del deficit del presidente Usa Donald Trump. Bruxelles dovrà quindi accettare la ricetta di sostegno e di ricorso al debito adottata in Italia dal nuovo Governo giallo-verde, destinata a diventare la strada per rivitalizzare la crescita dell’economia europea. “Se la ricetta funziona da noi, dovrà essere ribadita a livello europeo: dovremo applicare la ricetta dell’Italia a tutti gli altri Paesi”, afferma il vicepremier del M5S, che si è detto convinto che il dibattito con la Ue sulla manovra di bilancio italiana si risolva prima delle prossime elezioni europee.

“Noi non stiamo scommettendo sul fatto che l’Italia sia ‘too big to fail’: siamo convinti che potremo ridurre il debito pubblico grazie a una manovra espansiva. Io sono convinto che possiamo cambiare le regole sull’austerità e sugli investimenti, e che potremo rafforzare l’Unione europea e l’Eurozona per migliorare sotto il profilo dei diritti sociali”, afferma Di Maio al quotidiano inglese.

Il vicepremier ha ammesso che le regole che potranno provocare l’imposizione di una multa all’Italia non cambieranno, ma ha spiegato che si aspetta che il modello italiano di fare ricorso a un aumento della spesa per sostenere l’economia potrà guadagnare consenso tra i membri della Ue. Il M5S sta lavorando con altri partiti in Europa per arrivare a creare una formazione basata su una piattaforma anti-austerità: le prossime elezioni europee provocheranno “un grosso rimescolamento” politico nella Ue.

Anche se non concorda con le politiche di Trump sul fronte ambientale, Di Maio ha sottolineato che l’adozione delle ricette di tagli fiscali e di aumento delle spese adottate oltre Atlantico ha portato a una crescita solida dell’economia Usa: “Credo che nell’arco dei prossimi dieci anni anche l’Europa andrà in questa direzione: l’economia Usa sta crescendo al ritmo del 4% grazie alle politiche espansive di Trump, che tutti dicevano essere sbagliate. Sta aumentando il deficit , riducendo le tasse e investendo nelle infrastrutture”.

Per quanto riguarda l’Italia, Di Maio ha ribadito che gli investitori sono tratti in inganno da “una narrativa” del tutto errata secondo cui il Governo sarebbe determinato a uscire dall’euro: una volta che gli investitori realizzeranno che Roma non vuole abbandonare la moneta unica, anche i costi di finanziamento del debito si ridurranno: “Dovremmo tatuarci per spiegare alla comunità internazionale che non vogliamo uscire dall’Eurozona”, ha ironizzato.

Il vicepremier si è detto sicuro che la coalizione di governo con la Lega di Matteo Salvini durerà fino alla fine della legislatura, sostenendo che il modo migliore per ridurre i timori legati ai fenomeni migratori è quello di aumentare la spesa per il welfare e per gli investimenti: “Oggi tutti pensano che il tema centrale sia l’immigrazione. Ma questo non ha senso. Tutti i segnali ci dicono che i temi più rilevanti sono il lavoro e la disoccupazione. Se oggi abbiamo sei milioni di poveri in Italia questo provoca una tensione che sfocia in tensioni con gli stranieri. Questo è inevitabile”.

 

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