Il vice presidente della Camera dei Deputati italiana Fabio Rampelli ha scatenato una bufera con le sue affermazioni su coppie omosessuali e maternità surrogata durante una trasmissione televisiva. Secondo Rampelli, le coppie omosessuali “spacciano per figli loro” quelli concepiti all’estero tramite maternità surrogata e non c’è alcuna discriminazione nei confronti dei bambini, ma preoccupazione per le donne che vengono sfruttate.
La conduttrice della trasmissione, Concita De Gregorio, ha corretto Rampelli sostenendo che il bambino è effettivamente figlio della coppia, nato da una madre surrogata o concepito con il seme di uno dei membri della coppia o adottato.
Le affermazioni di Rampelli hanno suscitato indignazione tra le opposizioni. La deputata dem Pina Picierno ha denunciato la frase del vice presidente della Camera come una violenza nei confronti delle coppie omosessuali e dei loro figli, che non possono difendersi. Il senatore di Azione-Italia viva, Ivan Scalfarotto, ha invece elogiato la pacatezza e la fermezza di Concita De Gregorio nel ribadire un principio fondamentale di civiltà e di diritto, ovvero che un figlio è un figlio, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori.
Anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha condannato le parole di Rampelli come sgradevoli, sbagliate e violente, sottolineando l’importanza di un linguaggio rispettoso e attento quando si parla di temi complessi e delicati come la famiglia e l’affetto.
In Italia, la maternità surrogata non è consentita per legge, ma molte coppie italiane ricorrono a questa pratica all’estero per avere figli. La questione della maternità surrogata e dei diritti delle coppie omosessuali è stata al centro di un lungo e acceso dibattito politico e sociale nel paese negli ultimi anni.